"Non si dica che in Italia non c'è
la pena di morte. Il pm per me l'ha chiesta. Sopra i sei mesi
per me è comunque una condanna all'ergastolo. Non ho mai toccato
la droga in vita mia, né usata né venduta. Se la vedo manco la
riconosco". Si difende e respinge le accuse Graziano Mesina, che
ha ottenuto di rilasciare dichiarazioni spontanee al processo
davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari
che lo vede imputato di associazione a delinquere finalizzata al
traffico di droga.
'Grazianeddu' ha parlato per oltre un'ora respingendo tutte
le contestazioni. Per lui il pm Gilberto Ganassi ha chiesto la
condanna a 26 anni. Assieme a Mesina sono sotto processo Gigino
Milia, 66, di Fluminimaggiore, e l'avvocato Corrado Altea,
arrestati nel blitz dei Carabinieri del 10 giugno 2013 che portò
in carcere 25 persone. "Non è mai esistita nessuna associazione
a delinquere - ha ribattuto Mesina - non sono mai stato
associato con nessuno nemmeno quando ero latitante e non ho mai
avuto nessuna banda".
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