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Gli abitanti di Tor Sapienza: da qui li cacciamo

Gli abitanti di Tor Sapienza: da qui li cacciamo

"Abbiamo paura, giriamo col coltello". Sui social,"fuoco a negri"

ROMA, 13 novembre 2014, 15:29

manuela De Crescenzo

ANSACheck

Assalto a centro immigrati a Roma, lanciate bombe carta - RIPRODUZIONE RISERVATA

Assalto a centro immigrati a Roma, lanciate bombe carta - RIPRODUZIONE RISERVATA
Assalto a centro immigrati a Roma, lanciate bombe carta - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Fuoco ai neri", "se toccano mia figlia mi faccio giustizia da sola", "giro con il coltello in tasca". Rabbia, esasperazione ma anche razzismo. E' la miscela esplosiva che muove i residenti di Tor Sapienza, al di là se nell'assalto al centro per immigrati siano stati affiancati, o meno, da estremisti di destra che condividono i loro sentimenti ed hanno usato metodi squadristi. La realtà è chiara: le parole dirette ed inequivocabili sui social e con i giornalisti, così come i gesti visto che molti dai palazzi di viale Giorgio Morandi non hanno avuto remore a lanciare oggetti dalle finestre durante quella che per tutti è la "rivolta contro gli immigrati". "Qui non si vive più. Da quando sono arrivati gli immigrati del centro di accoglienza, la situazione è diventata insostenibile. Siamo esasperati. Tutte le mattine esco alle cinque con un coltello in tasca, perché ho paura di essere aggredita" racconta Eliana, che abita proprio in uno dei palazzi popolari di viale Giorgio Morandi. E la molla della rivolta pare sia stata proprio una tentata violenza ai danni di una ragazza ieri sera colpita durante la carica della polizia.


    "Sono stata aggredita in autobus alcune settimane fa da tre stranieri per il telefonino - racconta un'altra residente - per poco non mi facevano cadere a terra. Sono sempre loro. Già siamo costretti a convivere con i nomadi del campo di zona e con romeni e albanesi che abitano nelle case popolari. Ci mancava solo il centro di accoglienza. Sono questi immigrati a compiere furti e aggressioni in zona". Gli abitanti si difendono e sostengono: "Dalle finestre del centro di accoglienza ci hanno tirato di tutto dalle sedie ai tavoli, alle bottiglie. Per questo noi abbiamo risposto lanciando sassi". E i toni sono senza sfumature sui social network: "Hanno fatto bene e se non avevo da lavorare ci andavo anche io ieri sera a dare fuoco ai negri". In tanti sui vari Facebook o twitter danno sfogo ad intolleranza e violenza. "Dopo gli scontri a Viale Morandi ecco Piazza Pascali ripresa dai trans! Basta!", dice Marco su Facebook dove posta una foto della piazza in notturna. "Uniti si puo' fare tanto e Tor sapienza in questi 2 giorni lo ha dimostrato! - scrive su Fb Marika - basta sottomissioni e stare fermi a guardare troppo abbiamo sopportato e ora abbiamo detto basta!". "Invece di difendere noi ci vengono contro ma non vi vergognate ??? - scrive Valentina riferendosi alla polizia che ieri sera ha caricato chi tirava bombe carta contro il centro immigrati - Io so solo una cosa, che se succede qualcosa a mia figlia mi faccio giustizia da sola".


    I rappresentanti dei comitati di quartiere, oggi ricevuti dal sindaco Ignazio Marino, oltre che sulla sicurezza hanno fatto richieste "sul decoro e la vivibilità" come "la realizzazione di strutture sociali, la potatura degli alberi, maggiore illuminazione e pulizia delle strade" anche se ottenere questi risultati non potrà cancellare il razzismo dilagante che ha invaso questo quadrante della capitale. 

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