/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Elezioni: esperto reti e social, Tv torna centrale

Elezioni: esperto reti e social, Tv torna centrale

Pescara, 29 maggio 2014, 19:06

Redazione ANSA

ANSACheck

Stavolta la televisione, in un
rinnovato sprint inaspettato ai tempi di tweet e di Facebook, ha
dato un forte input a questa tornata elettorale, dalle Europee
alle regionali (Piemonte e Abruzzo) fino alle comunali.
A scattare la fotografia è l'esperto di analisi delle Reti
del Polo di ricerca dell'Università D'Annunzio Chieti-Pescara,
Marco Santarelli, secondo il quale, "è la rete stessa che si è
autoalimentata dalla Tv". In particolare, afferma, "incrociando
facilmente dei dati venuti fuori tra contenitori pomeridiani e
talk show, i leader politici hanno ricevuto il 30% di tweet in
più rispetto a quelli avuti in giorni precedenti".
E questo, sottolinea Santarelli, "in contrasto rispetto alla
quasi totalità delle analisi condotte da fisici e calcolatori
che, di fatto, falsano l'approccio". Questi, secondo l'esperto,
"si sono infatti concentrati su twitter, ma - dice Santarelli -
solo dopo che i vari leader politici sono stati ospiti in
trasmissioni televisive più o meno importanti". Fuori da questi
schemi da laboratorio, infatti, secondo l'esperto, "nel 2014
possiamo più o meno dire che le elezioni hanno avuto molto dalla
tv, dai contesti i cui si sono manifestati (vedi strategie su
tasse, ricerca, salario minimo delle famiglie e problemi reali
in generale). Il messaggio dalla rete si è spostato verso soglie
più popolari e non solo verso i giovani. Tutto questo perché
gli analisti hanno, giustamente, capito che tali elezioni
potevano essere lo specchio di un deserto elettorale e per
cercare di portare e riportare persone alle urne hanno attuato
due strategie, una quella di candidare più persone possibili
(che diventano link di parenti e amici che sono più facili da
convincere) in un'unica circoscrizione, e, l'altra, di tornare
alla tv e in giro nelle piazze per arrivare agli under 65/85 che
ancora oggi utilizzano moto più il piccolo schermo che il web".
Guardando infine all'Abruzzo, una delle due Regioni dove si
vota per il rinnovo del Consiglio regionale, "si è totalmente
ignorata la Rete. Passando attraverso tv locali - riferisce
Santarelli - si è puntato alla piazza e all'incontrare persone,
riprendendo in mano una vecchia abitudine degli anni '80, anche
nella loro casa".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza