/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Arcivescovo Palermo, "Agostino esempio di resistenza a mafia"

Arcivescovo Palermo, "Agostino esempio di resistenza a mafia"

Omelia a funerali del padre dell'agente ucciso con la moglie

PALERMO, 23 aprile 2024, 11:30

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Vincenzo Agostino è stato da trentacinque anni, insieme alla sua amatissima moglie Augusta Schiera, da quel tormentoso 5 agosto 1989, una vedetta, una sentinella, un vegliardo. Nonostante il buio della notte, allorché nel suo spirito poteva scendere una schiacciante angoscia, è diventato una fonte di incrollabile speranza per noi tutti, per questa nostra terra martoriata e per l'intero Paese".
    Lo ha detto l'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice nel corso dell'omelia durante la celebrazione dei funerali di Vincenzo Agostino, 87 anni, padre di Nino il poliziotto ucciso dalla mafia a Villagrazia di Carini insieme alla moglie Ida Castellucci che era incinta. "La lunga barba bianca di Vincenzo Agostino - ha proseguito - ha rappresentato per noi il segno della resistenza attiva e proficua alla mafia e alle tante forme del 'male strutturato" che ardiscono eliminare finanche - come lui stesso ebbe a dire - il "bene di un figlio, di una nuora, di un bambino mai conosciuto"; che sterminano Nino, un onesto e accorto servitore dello Stato, la sua giovane moglie Ida e il bambino che avevano concepito da pochi mesi; insanguina le strade della città, sparge afflizione nelle case e nelle famiglie, pianifica depistaggi, compra silenzi e connivenze anche tra esponenti del potere politico e delle istituzioni dello Stato".
    Agostino "ha infuso speranza. Ha chiesto di non assopirci. Ci ha provocati a non cadere nell'indifferenza deresponsabilizzante e a non abituarci al male. Quella barba è quei capelli bianchi che esaltavano i suoi occhi pieni di luce nonostante le tenebre, sono stati per noi monito a rinnovarci, a rimanere desti, a porre domande".
    "È finita la fatica di Vincenzo. Ora ci è chiesto di assumerla di portarla avanti noi. Il testimone passa a noi - ha detto Lorefice - Siamo qui per questo, per continuare a vegliare nella notte. È il modo migliore per dimostrare a tutti voi cari congiunti, e in particolare a voi carissime Flora e Nunzia e a voi nipoti, a te carissimo Nino, la nostra vicinanza e la nostra gratitudine a papà e a nonno Vincenzo. In una città che ha assistito al sacrificio di tanti uomini e donne delle istituzioni, della società civile e della Chiesa palermitana, possa la sua credibile e costante testimonianza continuare ad essere uno sprone nella costruzione di una città degli uomini giusta e solidale, libera dalle 'strutture di peccato' mafiose e dalla corruzione e dalla falsità imperante".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza