"La legge 28/2000 che parla di
'disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione
durante le campagne elettorali e referendarie e per la
comunicazione politica', è ormai inadeguata alle nuove forme di
comunicazione e ai media digitali perché la propaganda politica
si svolge anche attraverso le piattaforme on line e i social".
Lo afferma all'ANSA la professoressa Maria Astone, presidente
del Corecom Sicilia.
"Si pone il problema di garantire - spiega - come previsto
per i mezzi di informazione 'offline' dalla normativa, a tutti
i soggetti politici, con imparzialità ed equità e alle
medesime condizioni, l'accesso agli strumenti di informazione e
comunicazione politica forniti dalle piattaforme digitali in
particolare Google e Facebook". Per Astone "serve un intervento
legislativo che ampli la portata applicativa della legge,
adeguandola ai nuovi media e alle nuove tecnologie
dell'informazione, serve in sostanza una legge che garantisca
anche la par condicio on line".
"Per colmare il vuoto normativo è stato istituito da parte di
Agcom già dal 2018 un tavolo tecnico per la garanzia del
pluralismo e della correttezza sulle piattaforme digitali,
mentre nella vigente delibera Agcom del 2019, all'articolo 28, è
stata inserita una disposizione che riguarda le 'piattaforme per
la condivisione di video e social network' nella quale
l'Autorità promuove, mediante procedure di autoregolamentazione,
l'adozione da parte dei fornitori di piattaforme di condivisione
di video di misure volte a contrastare la diffusione in rete, e
in particolare sui social media, di contenuti in violazione dei
principi sanciti a tutela del pluralismo dell'informazione e
della correttezza e trasparenza delle notizie e dei messaggi
veicolati e le piattaforme si impegnano ad assicurare il
rispetto dei divieti sanciti dalla disciplina legislativa e
regolamentare in materia di comunicazione e diffusione dei
sondaggi", afferma la presidente citando la norma. Ciascun
soggetto politico interessato può, comunque, denunciare
violazioni degli obblighi entro dieci giorni dal fatto al
Corecom Sicilia.
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