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Province: Cossa (Rif), ddl riforma 'tradisce' referendum

Province: Cossa (Rif), ddl riforma 'tradisce' referendum

"Con organi elettivi significa che non le si vuole sopprimere"

CAGLIARI, 30 dicembre 2014, 16:33

Redazione ANSA

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"La scelta di rendere elettivi gli organi delle province va nella direzione opposta a quella dichiarata: non la soppressione, ma la loro perpetuazione. Gli organi eletti faranno tutto fuorché liquidare se stessi: non lo hanno fatto i commissari, figuriamoci loro". Il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, stronca il disegno di legge di riforma degli enti locali e accusa la Giunta regionale. "Ci vuole veramente una mente creativa - attacca - per partorire una riforma come quella delle Province: anziché semplificare, come volevano i sardi, cancellando tutti gli enti intermedi, se ne creano una trentina tra quattro province, un'area metropolitana, Unioni di Comuni e Associazioni di Unioni".
    Cossa spiega che la riforma crea "un miscuglio di enti, funzioni, sottoenti, che va esattamente nel senso opposto a quello indicato dai sardi con i referendum: la cancellazione totale delle Province". Per il coordinatore dei Riformatori "c'era una sola cosa da fare: attribuire la gran parte delle funzioni delle ex Province ai Comuni e quelle, pochissime, sovracomunali, alla Regione. I dipendenti avrebbero seguito le funzioni. Invece - conclude - si è scelta un'altra strada, tipica di chi vuole rendere difficile la vita ai cittadini: l'apertura dell'ufficio complicazioni cose semplici".
   

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