La FP Cgil denuncia condizioni di
criticità dal punto di vista igienico-sanitario nelle postazioni
118 in provincia di Taranto. Il sindacato parla di "un anno di
lettere all'Asl e alla società in-house appaltatrice Sanità
Service e denunce senza risposta. Ci sono autoambulanze - si
sostiene - sotto pensiline che grondano acqua e cavi della
corrente esposti. Blatte e topi nelle intercapedini degli
abbassamenti di soffitto. Arredi arruginiti. Muffa alle pareti.
Materassi consunti e strappati e persino bombole d'ossigeno,
respiratori e rifiuti sanitari ammassati e senza protezione".
Il segretario territoriale della Funzione pubblica Cgil
Alessio D'Alberto registra da parte dell'azienda sanitaria "il
silenzio nei confronti di uomini e donne che salvano le vite
compromettendo la loro dignità personale e la loro salute. Tutte
le postazioni del 118 hanno carenze igienico-sanitarie e carenze
strutturali, ma a destare maggiore preoccupazione sono quella
della zona Porto a Taranto, e quelle a Martina Franca, Ginosa e
Massafra".
Gli immobili "di proprietà dell'Asl - insiste D'Alberto - in
alcuni casi presentano gravissime carenze strutturali e di
decoro e malgrado le denunce e le richieste di incontro rimaste
inevase, il personale del 118 ha continuato a lavorare per senso
di responsabilità verso la comunità a cui è chiamato a dare
risposte. Ora le risposte, però, sono attese da quei lavoratori
e la FP Cgil di Taranto torna a bussare all'Asl, a Sanità
Service e a tutte le istituzioni deputate al controllo,
all'igiene e alla sicurezza nei luoghi di lavoro".
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