TORINO - Un 'appartamento-manifesto', con ambienti fluidi e spazi continui, ideale per ricevere gli ospiti e per contenere tutte le invenzioni di Gio Ponti, poliedrico artista che ha contribuito a definire il concetto stesso del "vivere all'italiana": il disegno tecnico della famosa casa di via Dezza, a Milano, approda alla vendita di Arti del Novecento, in programma da Aste Bolaffi a Torino martedì 7 novembre, insieme a un nutrito corpus di opere che spazia dai bozzetti ai dipinti, dalle sculture alla produzione industriale dell'architetto milanese.
Nello stesso appartamento era custodito il tavolino 'negativo-positivo', un modello degli anni Trenta proposto con una stima dai 3 ai 5 mila euro. Ancora più eccezionali sono le sculture in ottone che raffigurano due cavalli. La firma di Gio Ponti sulla gamba di entrambi i soggetti fa pensare che si tratti di un prototipo. È stimato in 1.500 - 2 mila euro il valore della ciotola in ceramica nera per Richard Ginori, con motivo di archi e frecce che ricorre nell'estetica del designer. 'Mamma bottiglia', scultura ispirata alle nature morte di Giorgio Morandi, rappresenta invece l'apice della collaborazione con la Cooperativa Ceramica d'Imola e ha un valore di 5 - 8 mila euro.
Il fulcro dell'asta, nella settimana torinese dell'arte, è dedicato agli autori italiani, da Carrà a De Pisis, da Boccioni alle tele estroflesse di Agostino Bonalumi. Oltre a Ponti gli altri grandi protagonisti sono Carol Rama e Giorgio De Chirico. Alla prima, oggi molto quotata sul mercato internazionale, Aste Bolaffi dedica un omaggio con un nucleo di lavori davvero rappresentativi: il tema della mucca pazza, frequente nella sua produzione viene declinato in due opere presenti in asta. Una, realizzata su tela grezza della U.S. Mail con materiali poveri, quali gomma, pelle e guarnizioni, è stimata tra i 20 e i 30 mila euro, l'altra è una piccolissima carta. Ma il lotto principe è 'Composizione C.n.3' del 1951 (50 - 60 mila euro), dipinto astratto-concreto che risale al periodo di affiliazione al gruppo torinese MAC - Movimento d'Arte Concreta.
Di Giorgio De Chirico l'asta propone una significativa panoramica tra stampe, libri, disegni, un'inedita natura morta (50 - 60 mila euro) e una scultura importante: Il Grande Trovatore, che non si vede sul mercato da almeno quarant'anni. "È uno dei primi soggetti ispirati alla Nuova Metafisica, che l'autore esplorerà ampiamente, dando vita al suo universo popolato da 'muse inquietanti'", spiegano gli esperti. La scultura è stimata 40 - 50 mila euro.
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