TORINO - Una capitale moderna e vivace, anche dal punto di vista culturale: il nuovo volto del Marocco, nelle ambizioni di re Mohammed VI, passa anche dalle infrastrutture e dall'architettura che farà annoverare Rabat tra le metropoli del Mediterraneo.
Per questo il regno ha lanciato, attraverso l'Agenzia per la pianificazione della Valle del fiume Bouregreg, un grandioso progetto di sviluppo del Paese. Il cuore, nella capitale, sarà il Gran Teatro di Zaha Hadid, di cui la torinese Bodino Engeneering realizzerà gli allestimenti interni: il foyer, le aree vip e i locali della regia, oltre naturalmente alla sala principale, un gioiello tecnologico da 1.800 posti e una struttura che riprende la forma dei decori della tradizione medievale islamica.
L'edificio, 27 mila metri quadrati nel cuore di Rabat, posato sulle rive del Bouregreg e con una splendida vista sulla medina, è stato finanziato dal governo con 1,35 miliardi di dirham, 125 milioni di euro. La progettazione è stata affidata a Zaha Hadid, tra i nomi più influenti dell'architettura mondiale, vincitrice del Pritzker Architecture Prize, il 'Nobel' dell'architettura, nel 2004. Obiettivo, creare una nuova icona culturale per Rabat, come il Louvre per Parigi o il Guggenheim per Bilbao. Con il suo inconfondibile tratto, che in Italia si conosce per il Museo MAXXI di Roma, Hadid ha disegnato una forma fluida, scultorea, che si fonde con il fiume e da esso sembra trarre slancio. Aprirà le sue porte a metà 2018.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA