Un innovativo sistema di voto da
remoto, a scrutinio segreto e completamente automatizzato. È
quello di cui si è avvalso il Consiglio regionale del Piemonte,
uno dei primi a riunirsi da remoto nel marzo 2020, per eleggere
i delegati che parteciperanno all'elezione del Presidente della
Repubblica. Messa a punto dal Csi, il nuovo sistema
dematerializza l'intero processo grazie all'utilizzo della posta
elettronica certificata (Pec), garantendo al tempo stesso la
certezza dell'avvenuta espressione di voto di ogni partecipante
e il pieno anonimato di ogni preferenza.
"Ancora una volta il Consorzio informatico ha dotato
l'Assemblea legislativa di un sistema a distanza a scrutinio
segreto, che ci permetterà di rinnovare la prossima settimana
l'Ufficio di presidenza, dando la possibilità a tutti i
consiglieri di potersi esprimere anche se positivi al tampone o
in quarantena", osserva il presidente del Consiglio regionale,
Stefano Allasia.
"Abbiamo realizzato un sistema di voto segreto da remoto,
innovativo e facile da usare, un esempio concreto di come la
digitalizzazione possa cambiare e rendere più facili i processi
della pubblica amministrazione - spiega Pietro Pacini, direttore
generale Csi Piemonte -. Già a marzo del 2020 il Consiglio
regionale è stato uno dei primi a riunirsi da remoto. Da oggi
avrà a disposizione uno nuovo strumento che lo aiuterà a
lavorare meglio e che in futuro potrà diventare uno standard e
imprimere una ulteriore spinta all'innovazione della Pa
italiana".
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