Cento euro in più a famiglia, in
media, spese nel 2022 per l'acquisto di pane, pasta, farina a e
riso. E' l'effetto del caro prezzi calcolato dal comitato
regionale piemontese di Unione nazionale consumatori (Unc),
stando ai dati dello studio condotto dalla presidente Patrizia
Polliotto. Per i cereali l'aumento, rispetto al 2021, è stato
del 10,9%
Al secondo posto dei prodotti contrassegnati dai maggiori
rincari i vegetali, per i quali ogni famiglia ha dovuto sborsare
92 euro in più in dodici mesi, con un aumento dei prezzi
dell'11,8%; per le carni spesi in media 87 euro in più (+7,2%),
con il pollame in testa.
"Seguono - spiega Patrizia Polliotto - latte, formaggi e uova
(+9,5%, pari a 69 euro), pesci e prodotti ittici (+7,7%, 40
euro) e frutta (+7,1%, 36 euro). Poi oli e grassi (+18%, 31
euro), col l'olio diverso da quello di oliva che spicca il volo
con +51,6% rispetto al 2021, pari a 13 euro, le acque minerali e
le bevande analcoliche (+8,7%, +23 euro). Poi zucchero e
confetture e miele (+7,3%, +16 euro).
Oltre agli alimentari, "al primo posto l'energia elettrica
(+110,4%), i voli aerei internazionali (+85,9%) e gas domestico
(+73,7%). Chiudono la classifica dei rincari nel 2022 il gasolio
per riscaldamento (+38,4%), Gpl e metano (+33,3%) e gasolio per
mezzi di trasporto (+22,1%)". .
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