Non uscirà dal carcere il "boss dei
boss". La Cassazione ha confermato il provvedimento con cui il
tribunale di sorveglianza di Torino ha respinto la richiesta di
"liberazione condizionale" di Domenico Paviglianiti, 56 anni,
considerato uno dei capi assoluti della 'ndrangheta reggina
negli anni Ottanta e Novanta attiva anche nel Nord-Ovest,
sospettato dagli inquirenti - nel corso delle vecchie indagini a
suo carico - di essere coinvolto in circa 140 casi di omicidio
(accusa sempre respinta).
Paviglianiti fu arrestato in Spagna nel 1996 ed estradato in
Italia nel 1999. La difesa sosteneva che c'era stata una
violazione degli accordi con Madrid, visto che nell'ordinamento
ispanico l'ergastolo non è previsto. Il tribunale torinese,
però, ha sottolineato che Paviglianiti è sottoposto al
cosiddetto "carcere duro", e la Cassazione ha ribadito che
questa misura non permette di ipotizzare "il sicuro ravvedimento
del detenuto", una dei parametri su cui si basa la liberazione
condizionale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA