L'adrenalina di guidare, quasi per davvero, le Frecce Tricolori con l'Aeronautica militare o l'occasione unica di testare per primi i prodotti di 25 studi, inglesi e italiani, ancora non usciti sul mercato. E poi i laboratori e i talk, per capire, ad esempio, il codice della vita delle istruzioni contenute nel Dna o, in occasione del Giorno della Memoria, i Tales of the march, che riscostruiscono in fiction una delle marce dei campi di concentramento verso la Germania nel 1944-45. E poi Intelligenza Artificiale in tutti i suoi universi, fumetti, cinema, un focus sulla musica, calcio virtuale, retrogaming, fino alla grande festa dei Cosplay, con le armature giganti di Wasama. Torna, per la sesta edizione, Rome Video Game Lab, il festival italiano del videogioco prodotto da Cinecittà e, da quest'anno, da Fondazione Musica per Roma, che dal 25 al 28 gennaio riempirà l'Auditorium Parco della Musica di talk, spettacoli, workshop, showcase e incontri business con un programma dedicato a Realtà e simulazione.
"Fin dalla prima edizione, Cinecittà - spiega l'Ad Nicola Maccanico - ha promosso questo Festival perché è capace di unire le arti visive all'innovazione tecnologica e digitale.
L'attenzione e la passione dei ragazzi che partecipano sempre più numerosi è un tesoro che non va disperso e che va coltivato". "Una straordinaria occasione - aggiunge Daniele Pitteri, Ad di Fondazione Musica per Roma - per approcciare una serie di tematiche a noi care come la musica in relazione ad altre forme espressive, la creatività femminile, la scienza e la tecnologia da un punto di vista differente, con un'angolazione particolarissima". A raccontare l'impatto del settore videogaming in Italia, ricorda la direttrice editoriale Giovanna Marinelli, sono anche i numeri con "2,2 miliardi di fatturato nel 2022", "14,2 milioni di giocatori" e "2.400 addetti".
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