La Compagnia della Guardia di
Finanza di Termoli (Campobasso) ha sequestrato manufatti
archeologici risalenti al periodo tra il VI e III secolo a.C..
Si tratta di oltre 20 pezzi di ceramiche Apula, Daunia e di
Gnathia, di grandissimo valore, non solo economico, sottratti
alla comunità e al patrimonio storico-archeologico che avrebbero
fruttato, se immessi sul mercato clandestino internazionale, un
ingente guadagno. L'uomo che li custodiva è stato denunciato
alla Procura della Repubblica di Larino (Campobasso).
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