Ancona città "più accessibile" per gli utenti e gli operatori, "garantendo standard di qualità della vita elevati" per i cittadini e più attrattiva per gli studenti "così da rendere ancora più competitiva la nostra università". E' questa la "visione" strategica "ma non ideologica" dietro al Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), presentato oggi dal sindaco della città dorica, Daniele Silvetti, e dal vice sindaco Giovanni Zinni che ne è l'artefice.
Il Pums prenderà corpo attraverso diverse azioni e interventi tra questi "il potenziamento del trasporto pubblico locale, su ferro e su gomma"; la distribuzione di "cerniere di mobilità" per un "nuovo sistema della sosta e l'accessibilità alle zone più sensibili delle città"; l'introduzione, "sperimentale, delle 'Zone 30' nei quartieri residenziali e della Zona ad Accesso Controllato (Zac) sperimentata con successo la scorsa estate a Portonovo, in alcuni quartieri e percorsi ciclabili.
L'attenzione alla sicurezza stradale prende corpo anche attraverso interventi di mobilità sostenibile nelle strade di accesso alle scuole. Con il progetto di «Ultimo Miglio» per il collegamento tra la Variante alla statale 16, in corso di realizzazione, e il porto di Ancona con la messa in sicurezza della costa e la protezione della linea ferroviaria "Lungomare Nord" il futuro dell'intermodalità "In questo Piano, dove la parola chiave è la sperimentazione - ha spiegato Silvetti - viene disegnata una città che, tenendo conto di specificità come la presenza di un grande ospedale, un porto, un aeroporto e sedi universitarie, punta al miglioramento e alla sostenibilità della mobilità interna all'accessibilità dall'esterno. Accessibilità al centro di Ancona e ai suoi servizi amministrativi e commerciali, in coerenza con il ruolo di capoluogo della Regione. Ma anche agevolando i collegamenti con i comuni vicini, come Falconara sede dello scalo aeroportuale, nella prospettiva di un'area metropolitana, di terra e di mare". Non un libro dei sogni ma un progetto che avrà "fasi di sperimentazione" che consentiranno di "coinvolgere cittadini e operatori" nelle diverse fasi di realizzazione "grazie a un dialogo costantemente aperto".
Quello presentato oggi "è un documento di strategia - ha spiegato Zinni -, non di pianificazione, perchè questa è delegata ai quattro piani attuativi, che mette nero su bianco indirizzi e azioni concrete". L'arco temporale è di 10 anni (2034), con l'obiettivo di passare dall'attuale 67% di mobilità 'insostenibilie' (mobilità privata motorizzata) al 52% con una riduzione di 15 punti percentuali; passare dall'attuale 33% di mobilità 'sostenibile' (mobilità privata pedonale e ciclabile più trasporto pubblico locale) al 48% con un aumento anche qui di 15 punti percentuali. Il piano presentato oggi dovrà essere approvato dal consiglio comunale, ieri l'approvazione in giunta, dopodichè sarà "il vangelo della mobilità", ha spiegato Zinni.
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