La "posta in gioco" con le prossime
elezioni europee non è più tra chi vuole lasciare l'Europa o
vuole rimanerci ma: "vincono quelli che vogliono un' Europa più
forte in grado di sostenere quei valori di welfare e pace per
cui l'Europa è nata e si è rafforzata o vincono quelli che la
vogliono indebolire?". Così il commissario europeo per gli
Affari economici Paolo Gentiloni, ex presidente del Consiglio, a
Pesaro nell'ambito di "Incontri Capitali", un dialogo con il
sindaco Matteo Ricci su "L'Europa nel mondo che cambia",
moderato dalla giornalista Alessandra Sardoni.
"Non è poco - ha aggiunto - perché viviamo in un momento
veramente difficile: la mia generazione non si aspettava di
assistere un momento così difficile, così pericoloso anche in
termini geopolitici e avere una grande potenza tranquilla in un
momento come questo sarebbe assolutamente indispensabile. Ma non
ci siamo ancora, - ha affermato Gentiloni - perché gli interessi
contrapposti dei singoli stati, le illusioni di piccoli e medi
stati di poter contare a livello internazionali da soli, sono
tutt'altro che superate, e la posta in gioco è molto forte.
Spero che tantissimi vadano a votare".
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