"Le manifestazioni possono essere compresse o limitate solo se ci sono motivi seri di ordine pubblico. Ci sono valutazioni in corso" per quelle pro-Palestina in programma sabato 27 gennaio, in concomitanza con il Giorno della memoria. Alcune manifestazioni "potrebbero avere evoluzioni lesive di alcuni valori sanciti dalla legge, come la commemorazione della Shoah. Confido nelle autorità di pubblica sicurezza, specie a Roma e Milano, che stanno incontrando gli organizzatori per vedere se differire le manifestazioni in altri giorni, non per negare un diritto, ma per renderle compatibili con i valori. Se ciò non succede faremo le nostre valutazioni". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
In serata, in una circolare del Dipartimento della Pubblica sicurezza, è partito l'invito ai questori a prevedere il rinvio ad altra data degli eventi a favore della Palestina, "così garantendo la libertà di manifestazione che, nel caso di specie, va contemperata con il valore attribuito alla Giornata della memoria".
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