Hanno lasciato il loro Paese per
poter continuare a inseguire la propria passione, le cinque
fotografe afghane protagoniste, con i loro scatti, della mostra
'Fear of beauty', che apre domani a Casa Emergency, a Milano, in
collaborazione con l'associazione donne fotografe.
I lavori di Mariam Alimi, Roya Heydari, Fatimah Hossaini,
Zahara Khodadadi e Najiba Noori mostrano la quotidianità di
madri, mogli e giovani donne alla ricerca del proprio spazio in
un Paese dove questo è spesso limitato. La mostra è un viaggio
tra i primi piani femminili di Fatimah Hossaini, sfida al mondo
maschilista; la complessità dei gruppi famigliari immortalati da
Zahra Khodadadi; i reportage paesaggistici di Mariam Alimi, Roya
Heydari e Najiba Noori che indagano la condizione delle donne
nei contesti privati e pubblici.
Secondo la Missione di assistenza delle Nazioni Unite in
Afghanistan (UNAMA)1, nella prima metà del 2021 le donne uccise
o ferite dal conflitto hanno rappresentato il 14% delle vittime
civili della guerra (727 donne in totale, di cui 219 uccise), e
in generale 9 donne su 10 durante la loro vita hanno subito una
qualche forma di abuso e violenza. Con il Paese nel pieno di una
crisi economica e umanitaria e l'aggiunta della pandemia da
Covid-19, i dati dell'Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari
Umanitari (OCHA)2, mostrano che a giugno 2021 quasi la metà
della popolazione - circa 18,4 milioni di persone - necessitava
di assistenza umanitaria e di protezione, e in particolar modo
donne, bambini e persone con disabilità. Una vita resa ancora
più difficile se oltre a essere donne si è anche artiste: i
divieti imposti dal nuovo governo hanno spinto molte a fuggire
all'estero.
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