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Marino lascia Ansaldo Energia ora guida Hitachi Rail

Marino lascia Ansaldo Energia ora guida Hitachi Rail

Sarà Ceo Group del colosso giapponese dei treni

ROMA, 01 febbraio 2023, 18:34

Redazione ANSA

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Ansaldo E:Marino,entro 31/12 ricapitalizzazione o mi dimetto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ansaldo E:Marino,entro 31/12 ricapitalizzazione o mi dimetto - RIPRODUZIONE RISERVATA
Ansaldo E:Marino,entro 31/12 ricapitalizzazione o mi dimetto - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Un ingegnere italiano alla guida del colosso giapponese del mercato dei treni. E' Giuseppe Marino, il nuovo Ceo Group di Hitachi Rail. Succede all'inglese Andrew Barr. Bresciano, 58 anni, ingegnere meccanico con un master in management, il suo mandato partirà il prossimo primo aprile.
    La missione di Giuseppe Marino - si legge in una nota del colosso giapponese - sarà quella di guidare il business nel raggiungimento degli obiettivi sociali, ambientali ed economici del Mid Term Management Plan di Hitachi per il 2024.
    Marino arriva alla guida della divisione nel momento in cui si sta perfezionando l'acquisto da parte di Hitachi del business Ground Transportation Systems di Thales per un valore di un miliardo e 660 milioni di euro, come annunciato dalla società nei mesi scorsi. Altro dossier sul tavolo dell'ingegnere italiano sarà quello del Pnrr, che prevede investimenti nel campo ferroviario per ammodernare linee e flotte del nostro Paese.
    "Sono orgoglioso di tornare in Hitachi Rail in questo momento così entusiasmante" ha dichiarato Marino. "Il mio impegno sarà orientato a soddisfare i nostri clienti e la società, guidando i nostri team verso soluzioni pionieristiche più green e digitali e completando con successo l'acquisizione di Thales Ground Transportation Business." Marino ha rassegnato proprio ieri le sue dimissioni dalla carica di amministratore delegato e direttore generale di Ansaldo Energia, l'azienda che guidava da oltre tre anni, controllata da Cdp Equity, in cui rimarrà fino al prossimo 31 marzo. La società genovese, costruttrice di turbine e attiva anche nel campo delle rinnovabili e del nucleare, sta per ultimare un complesso processo di ricapitalizzazione che vede coinvolti azionisti, banche creditrici e detentori di obbligazioni.

Ghini ,ora gettare basi per una Ansaldo Energia più forte 
Dopo le formali dimissioni dell'amministratore delegato di Ansaldo Energia, ora il governo getti le basi per rendere l'azienda più forte sia a livello economico che sui mercati internazionali. E' quanto chiede in una nota il segretario generale della Uil Liguria Mario Ghini. "Il Governo si impegni seriamente per il rilancio di Ansaldo Energia -spiega Ghini, segretario generale Uil Liguria - Oggi abbiamo bisogno di un manager capace, esperto e sensibile per questa azienda che deve affrontare un processo di riorganizzazione importante. Abbiamo necessità, senza se e senza ma, di un piano industriale all'altezza di questo nome con il supporto di Cassa depositi e prestiti", dice Ghini. L'azienda ha comunicato ieri sera, a conclusione del Cda, di aver completato i lavori sul piano industriale in coerenza con le linee guida annunciate al mercato lo scorso mese, confermando quindi che prosegue il piano di rilancio. Marino resterà in carica sino alla fine di marzo, continuando a lavorare alla finalizzazione della manovra finanziaria prevista, insieme alla prima linea manageriale della Società ed è in fase avanzata il processo per individuare il nuovo ad.

Venzano, a successore Marino non faremo sconti 
"Apprendiamo la notizia del nuovo incarico di Giuseppe Marino a Hitachi Rail, ora si volta pagina rispetto ad un periodo tuttora complicato per Ansaldo Energia dove la Fim Cisl ha sempre mantenuto una posizione chiara e precisa a tutela dell'occupazione e al fianco dei lavoratori. Si apre un nuovo capitolo e sia chiaro che non faremo sconti a nessuno: ci aspettiamo con rapidità da Cassa Depositi e Prestiti la ricapitalizzazione che è stata annunciata e auspichiamo dal nuovo management anche un intervento forte su Cdp per definire a breve un piano industriale e una strategia che punti al rilancio di Ansaldo Energia", Spiega Christian Venzano segretario generale Fim Cisl Liguria. "Siamo sempre in attesa della convocazione del Governo per la presentazione del piano industriale e per capire il piano energetico nazionale dove Ansaldo Energia può dare una grande risposta verso la transizione energetica".

Bonazzi, sale preoccupazione, ricapitalizzare 
"La Fiom prende atto delle dimissioni dell'Amministratore delegato di Ansaldo Energia. La Fiom non ha mai personalizzato i rapporti e le relazioni con i vertici aziendali con i quali interloquisce né lo farà in questa occasione. Allo stesso tempo però cresce la preoccupazione, e la tensione, perché l'Azienda resta senza la figura che avrebbe dovuto portare a compimento l'operazione di ricapitalizzazione da troppo tempo attesa". Lo dice Stefano Bonazzi, segretario generale della Fiom Cgil Genova a proposito delle dimissione dell'Ad di Ansaldo Energia Giuseppe Marino. "Ci aspettiamo immediate dichiarazioni a conferma dell'arrivo della ricapitalizzazione in tempi brevi. Di fronte a questo ultimo sviluppo i lavoratori non possono ulteriormente aspettare".

Rsu Fiom,dimissioni Marino non sono bel segnale
"Le dimissioni dell'amministratore delegato di Ansaldo Energia Marino non sono un bel segnale e gettano più di una ombra sulla ricapitalizzazione, passaggio obbligato per poter garantire lo sviluppo futuro di Ansaldo. La Fiom chiede, entro la giornata odierna, un documento ufficiale che fissi, massimo entro il mese di marzo, la certezza della ricapitalizzazione. Per domattina è stata fissata l'assemblea del personale durante la quale saranno decise eventuali iniziative di mobilitazione". Lo afferma in una nota la Rsu Fiom. Lo scorso autunno l'amministratore delegato aveva minacciato le dimissioni se Cassa Depositi e Prestiti non avesse annunciato una ricapitalizzazione ritenuta dai sindacati necessaria per tenere in vita l'azienda. Oggi c'è stata una riunione in azienda: "Si è conclusa la riunione in Ansaldo Energia alla quale erano presenti l'Amministratore Delegato Giuseppe Marino, i vertici aziendali e i rappresentanti sindacali di Fim Fiom e Uilm nel corso della quale l'Ad ha rese note le motivazioni alla base delle sue dimissioni - spiega Federico Grondona della rsu Fiom -. La decisione arriva in un momento cruciale e di grande difficoltà. Le lotte, gli scioperi e le manifestazioni dei mesi scorsi hanno sostenuto la necessità di un intervento che potesse rilanciare l'Azienda".
   

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