Deciso a una riconquista lampo
della cintura mondiale Ibo dei pesi superpiuma, Michael 'Lone
Wolf' Magnesi lancia il guanto(ne) di sfida all'indirizzo di
Anthony 'The Apache' Cacace, il 33enne nordirlandese che lo
scorso 24 settembre a Manchester gli ha strappato il titolo
iridato che il pugile di Cave deteneva dal 2020. Una sconfitta
arrivata per split decision - quindi ai punti con verdetto non
unanime - e che ha interrotto l'imbattibilità del 27enne pugile
laziale, fino a quel momento con un record di 21 successi su
altrettanti incontri. E adesso Magnesi freme per un nuovo
assalto con il palio il titolo dei superpiuma Ibo. Ma c'è un
problema.
"Dopo il match Cacace si è presentato nel mio spogliatoio
dicendosi disponibile a venire in Italia per concedermi la
rivincita, assicurando che non ci sarebbe stato nessun problema.
E invece sto ancora aspettando il suo ok, continua a rifiutare",
racconta il fighter della scuderia BBT. Che poi manda un
messaggio oltremanica rivolgendosi direttamente al neo-campione:
"Cacace, dimostrati un vero uomo, uno che non fa chiacchiere di
circostanza. Perché non accetti? Per caso hai paura di tornare
sul ring e fare una figuraccia?".
"Abbiamo proposto la stessa, identica cifra della borsa che
Michael ha accettato per mettere in palio il titolo alla
Manchester Arena, peccato che Cacace la ritenga troppo bassa",
spiega Alessandra Branco, moglie e manager di Magnesi. "Delle
due l'una: o sta giocando al rialzo - continua -, oppure sapendo
a cosa va incontro ha davvero paura di incrociare nuovamente il
Lupo Solitario. Nel pugilato in caso di sconfitta di un campione
mondiale in carica la rivincita è prassi, e oltretutto
interesserebbe appassionati, addetti ai lavori e tv. Ho già la
disponibilità degli sponsor per organizzarla in Italia, magari
anche aumentando la borsa, ma siamo pure disponibili a volare
daccapo in Gran Bretagna. Aspettiamo solo che Cacace mantenga la
parola data. Se non accetta, è perché ci teme".
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