E' prossima ai 100 ettari la
superficie bruciata nell'incendio boschivo divampato sul monte
Cimadors in Friuli. La stima è della Protezione civile
regionale, che sottolinea come la forte propagazione delle
fiamme sia stata favorita dall'orografia dell'area molto
impervia, dalle temperature eccezionalmente calde, sommate al
vento di media intensità.
In tarda serata verrà fatto un briefing operativo per la
definizione della strategia di intervento per domani. Il rogo,
ricostruisce la Protezione civile, era divampato il 19 agosto a
causa di un fulmine ed era stato mantenuto sotto controllo con
l'intervento di elicotteri della Protezione civile a più riprese
nelle varie giornate.
L'incendio interessa un'area molto ripida con alcuni zone
verticali: questo ha determinato più volte il rotolamento di
materiale incandescente che ha portato a riaccensioni. Ieri nel
primo pomeriggio un elicottero della Protezione civile ha
effettuato anche alcuni lanci su una ripresa nell'incendio. Nel
tardo pomeriggio c'è stata un'ulteriore ripresa che non è stato
possibile contenere immediatamente nonostante l'intervento di
due elicotteri. In tarda serata il fianco sinistro dell'incendio
presentava un fronte di alcune centinaia di metri.
Il rogo è proseguito per tutta la notte, generando molto
fumo, visibile anche a decine di chilometri, e ritardando
l'intervento dei due Canadair del Coau. Nella tarda mattinata
l'incendio ha preso vigore per poi andare fuori controllo verso
le 14 nonostante stessero operando due elicotteri e due
Canadair. Nel pomeriggio ha operato anche un elicottero HN 90
del Coau. Dal tardo pomeriggio è stato dirottato anche un terzo
elicottero.
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