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Abolire Province fu un errore, pronto un piano per ripristinarle

Abolire Province fu un errore, pronto un piano per ripristinarle

Roberti, Scoccimarro ed ex presidenti dell'ente intermedio

TRIESTE, 18 luglio 2024, 10:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'abolizione delle Province è stata frutto "di scelte sbagliate dettate dall'emotività", come sostiene l'assessore regionale alle autonomie locali Pierpaolo Roberti, dunque "la scelta di ripristinarle ora come enti elettivi è giusta, perché una struttura intermedia tra la Regione e tra i Comuni, specie quelli più piccoli, è necessaria", ha incalzato l'assessore regionale allo Sviluppo ambientale Fabio Scoccimarro.
    Entrambi sono intervenuti ieri sera all' incontro "4 Esperienze, 4 minuti, 4 Province" organizzato dall'associazione di Roberti 'Un altro passo', al quale erano presenti anche quattro ex presidenti di Provincia dal 1986 al 2016 - Dario Locchi, Dario Crozzoli, Renzo Codarin e Maria Teresa Bassa Poropat - ed ex consiglieri. I già presidenti hanno ripercorso la storia politica che ha portato all'abolizione degli enti provinciali segnalando il "deficit organizzativo" seguito all'abolizione delle Province. Questo "ha fatto sì che venissero meno i servizi ai cittadini" riguardo temi di "area vasta" come educazione e trasporto pubblico.
    Ne discende che la reintroduzione degli enti intermedi "comporterà un miglioramento dei servizi ai cittadini e piena rappresentanza del territorio", come ha avvalorato il presidente della Regione Fvg Massimiliano Fedriga, in un video messaggio.
    D'altronde, ha proseguito Scoccimarro, riferendosi alla sua esperienza di presidente della Provincia di Trieste, la creazione delle Uti, sorte proprio in assenza delle Province, "è stato un errore".
    Il futuro per Roberti va nella direzione della "approvazione in prima lettura alla Camera dello Statuto" delle nuove province. Poi "partiremo con la conversione degli enti di decentramento regionale (EDR) in provincia elettiva con la successiva legge elettorale". Il fine dell'incontro di ieri, ha infine spiegato Roberti, è discutere anche con soggetti "appartenenti a schieramenti diversi. È stato un confronto con tutto l'arco costituzionale degli ultimi trent'anni".
   

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