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Querelle Comune Udine-Confcommercio su ordinanza alcolici

Querelle Comune Udine-Confcommercio su ordinanza alcolici

I pubblici esercizi annunciano boicottaggio Notte Bianca

UDINE, 02 luglio 2024, 18:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' querelle tra pubblici esercizi di Udine aderenti a Confcommercio e amministrazione comunale sull'ordinanza del sindaco che vieta la vendita di alcolici da asporto nei locali dalle 21 (dalle 18 in borgo stazione) e la somministrazione dall'una di notte, a seguito della morte di Shimpei Tominaga, imprenditore giapponese rimasto vittima di una aggressione in centro città.
    Da un lato Confcommercio, che ha deciso oggi per una serrata dei locali pubblici, dalle 18 dell'8 luglio e per tutta la notte, e l'uscita da ogni collaborazione con il Comune previste per la Notte Bianca (5-6 luglio), evento di animazione promosso dall'amministrazione comunale.
    "Un'iniziativa per difendere la nostra categoria, che vuole farsi sentire", ha spiegato il responsabile dei pubblici esercizi di Confcommercio Udine Giovanni Pigani.
    "Siamo sorpresi da questa reazione perché per noi la sicurezza viene prima di ogni altra cosa e questo ce lo chiedono i cittadini - ha ribattuto il sindaco Alberto Felice De Toni in una conferenza stampa con il vicesindaco Alessandro Venanzi - L'ordinanza è emersa durante il comitato per l'ordine pubblico con questore e prefetto e nasce su loro indicazione anche perché da quella riunione è risultato evidente che c'è una correlazione tra alcol e risse e altri episodi sgradevoli. Un boicottaggio della Notte Bianca non aiuta a risolvere i problemi, li acuisce".
    In disaccordo Confcommercio Udine. "Alla radice di questi atti c'è un mix di fattori - afferma Pigani - e non solo l'alcol. A Udine l'alcol si è sempre venduto e nessuno è stato mai ammazzato per questo, forse dobbiamo mirare meglio e centrare il bersaglio di questo problema, che a noi sta molto a cuore e che vogliamo risolvere". Dunque non c'è in atto nessuno "scontro" tra Confcommercio e Comune, "con la quale abbiamo sempre collaborato in modo proficuo". "Abbiamo solo fatto un atto richiesto dalla base dei nostri associati", ha precisato.
    "Ci siamo mossi in linea con quanto richiestoci dal Comitato per l'ordine pubblico, e vorremmo che in un momento drammatico per la città si evitassero speculazioni," ha ribadito Venanzi, dicendo di essere aperto a confronti con gli esercenti pubblici.
   
   

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