Rafforzare il piano industriale
della Wartsila mentre prosegue il confronto con MSC per
migliorare le condizioni dei lavoratori che passeranno da un
gruppo all'altro. E' la sintesi diffusa oggi in una nota dalle
segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uil, in merito agli incontri
che ci sono stati ieri tra le due aziende e i sindacati, in due
tavoli distinti.
Dagli incontri è emerso che l'accordo commerciale tra
Wartsila e MSC, contenente anche la cessione dell'immobile ora
in uso a Wartsila, è in fase di stesura, entro la settimana
prossima dovrebbe essere ratificato. Wartsila Italia intende
aprire la "Procedura preventiva ai licenziamenti collettivi" per
272 lavoratori
considerati in esubero e che saranno trasferiti in MSC. Il piano
industriale di Wärtsilä Italia scade il 31 dicembre 2025, non
garantendo impegni occupazionali e di continuità delle attività
a Trieste, Genova, Napoli. Il confronto con MSC per definire i
trattamenti economici e normativi dei lavoratori da trasferire
registra avanzamenti ma anche distanze tra le richieste del
sindacato e le disponibilità aziendali, riporta la nota. I
sindacati a Wartsila hanno chiesto che il piano di mitigazione
preveda una quota di "incentivo all'esodo", per chi passerà a
MSC, e per coloro che non accetteranno il passaggio e
risolvessero il rapporto di lavoro. Ci sarà un aggiornamento del
piano industriale di Wärtsilä Italia con nuovi investimenti e
garanzie occupazionali e di sviluppo dell' attività a Bagnoli
della Rosandra e a Genova, Napoli e Taranto per almeno 3 anni,
dal 2026. L'azienda risponderà nei prossimi giorni.
Dall'incontro con MSC si è appreso che la produzione annua
dei carrelli aumenterà da 1.000 a 1.500 in tre turni di lavoro
con un incremento dell'occupazione futura. Si lavora per
diminuire i tempi di avvio dell'attività, inizialmente previsto
in 36 mesi. MSC ha accolto la conferma del welfare aziendale e
una integrazione alla cassa integrazione nell'implementazione
della reindustrializzazione. Permangono distanze sulle
condizioni retributive in particolare sulle quantità economiche
da riconoscere agli istituti collettivi aggiuntivi al Ccnl. Fim
Fiom Uilm "valutano positivamente la prospettiva industriale e
occupazionale del piano MSC", e
proseguono la trattativa per definire le migliori condizioni
contrattuali e normative".
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