Sono Sergio Luzzatto per Dolore e
furore. Una storia delle Brigate rosse (Einaudi), Fabio Todero
per Terra irredenta, terra incognita. L'ora delle armi al
confine orientale d'Italia 1914-1918 (Editori Laterza) e Filippo
Triola per L'orologio del potere. Stato e misura del tempo
nell'Italia contemporanea (1749-1922) (Il Mulino) i finalisti
dell'XI edizione del premio Friuli Storia, promosso
dall'associazione Friuli Storia, per la direzione scientifica
dello storico e accademico dell'Università di Udine Tommaso
Piffer.
A selezionare la terzina per il premio al miglior saggio di
storia contemporanea edito in Italia è stata la giuria
scientifica dell'associazione, composta da Elena Aga Rossi,
Roberto Chiarini, Ernesto Galli della Loggia, Ilaria Pavan,
Paolo Pezzino, Silvio Pons, Tommaso Piffer, Andrea Possieri e
Andrea Zannini; 110 in totale le opere candidate dagli editori.
La fase conclusiva del premio culminerà con la scelta del
vincitore affidata ai 403 lettori di Friuli Storia. Di questi,
256 sono uomini e 147 donne; l'11% è under 30 e il 18% è
studente o insegnante. "Con oltre 400 giudici popolari - spiega
il presidente di Friuli Storia Ernesto Galli della Loggia - è il
premio culturale italiano con la più ampia giuria di lettori. È
anche il più importante premio italiano destinato a un saggio di
storia. Entrambi i dati testimoniano di un successo che è andato
crescendo negli anni. Il pubblico scopre la capacità propria
della storia di aiutarci a capire quanto accade nel mondo, le
sue cause, i suoi possibili sviluppi. È così che cresce il
livello culturale del Paese". La proclamazione e la consegna del
Premio sono previste in autunno a Udine.
Un filo rosso biografico e insieme una prospettiva corale
delineano le atmosfere del libro di Luzzatto, concepito intorno
alla città di Genova e all'assassinio dell'operaio comunista
Guido Rossa che cambiò per sempre sia la storia delle Br, in una
rilettura prospettica dell'Italia degli anni Sessanta. Con la
sua opera, Todero leva uno sguardo d'insieme sulla Grande Guerra
nella Venezia Giulia: terra irredenta per antonomasia
nell'immaginario nazionale, riletta dall'autore attraverso
un'analisi della guerra totale. Focus sul tempo, invece, e sul
suo ruolo fondamentale nella globalizzazione del XIX secolo, per
il saggio di Triola, che analizza i nessi del rapporto tra il
potere politico e la misura del tempo nell'Italia contemporanea.
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