"Oggi celebriamo l'anniversario
della liberazione d'Italia, dall'occupazione nazista e dal
regime fascista. Questo fascismo non è morto. E contro
nazionalismo, razzismo, classismo e autoritarismo c'è un solo
rimedio: la nostra difficile, faticosa, complessa democrazia
costruita sui sacrifici e sul sangue di coloro che hanno
combattuto ottant'anni fa". Lo ha detto in sindaco di Udine,
Alberto Felice de Toni, nel suo intervento in piazza Libertà,
cuore delle celebrazioni per il 25 aprile a Udine, città
medaglia d'oro al valor militare nella lotta di Liberazione.
In piazza, dopo un corteo snodatosi lungi le vie del centro,
si sono susseguiti gli interventi ufficiali alla presenza delle
autorità civili e militari, dei rappresentanti di Anpi,
Associazione partigiani Osoppo, Associazione nazionale ex
deportati, associazioni combattentistiche e sindacati.
Parlando di "fascismo che non è morto", De Toni ha citato due
episodi recenti. "Il primo - ha detto - è quello dei manganelli
usati dalla polizia lo scorso 23 febbraio a Pisa contro i
giovani che partecipavano a cortei pro-Palestina". "Il secondo
episodio è di pochi giorni fa - ha proseguito -: il monologo di
Antonio Scurati sul 25 aprile cancellato dal palinsesto Rai. Una
decisione che ha creato sconcerto anche all'interno di settori
della televisione di Stato, perché la democrazia senza libertà
d'informazione ed espressione non esiste".
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