Manifestazione silenziosa delle
Donne in nero di Udine oggi nel centro cittadino, con striscioni
e cartelli, per lanciare un appello al "cessate il fuoco" nella
striscia di Gaza e in Ucraina e in tutte le guerre, e richiamare
con forza l'Unione europea, a "non continuare a tradire i suoi
principi fondativi, che la impegnano a promuovere e a tutelare
la pace nel mondo".
Nel volantino della manifestazione, le parole di Christa
Wolf, scrittrice e attivista del movimento femminista-pacifista,
scomparsa nel 2011: "Tra uccidere e morire c'è una terza via:
vivere!".
"Parole sempre attuali - ha ricordato la portavoce delle
Donne in nero di Udine, Annalisa Comuzzi, nel suo intervento -
che ci spingono all'impegno quotidiano per denunciare la
pericolosa normalizzazione della guerra nel discorso pubblico e
le continue violazioni del diritto internazionale che hanno
portato all'irrilevanza dell'Onu e alla militarizzazione delle
coscienze".
Le Donne in nero hanno poi espresso la loro totale
opposizione "alla spirale di vendette e alla degenerazione
armata dei rapporti tra Israele e Iran con una preoccupante
destabilizzazione di tutta l'area mediorientale", e denunciato
la politica di aggressione del governo Netanyahu alla striscia
di Gaza, "che ha provocato sinora - hanno ricordato - la morte
di oltre 33mila palestinesi, di cui oltre 13.700 bambini".
Tornando infine sulle responsabilità dell'Europa, "che per la
risoluzione delle controversie internazionali sostiene lo
strumento delle armi e non quello della politica, della
diplomazia e della mediazione dei conflitti - ha evidenziato
Comuzzi - siamo qui a dire anche un fermo no all'ampliamento
degli eserciti europei".
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