(di Micol Brusaferro)
Dopo venti anni al parcheggio del
Trieste Airport, lo scalo di Ronchi dei Legionari (Gorizia),
sarà finalmente rimosso un velivolo all'epoca in uso nella
flotta Alitalia, fermato dopo una non grave collisione con un
camion nella fase di rullaggio dopo essere atterrato. Una
tragedia soltanto sfiorata. Per precisione di cronaca, a bordo
c'erano, tra i 91 passeggeri, Lucio Dalla e il direttore del
quotidiano Il Piccolo, Alberto Statera, illesi entrambi.
L'aereo è un MD80 I-DAWR "Venezia", dopo l'incidente
inutilizzabile perché il costo della riparazione superava di
gran lunga quello dello stesso velivolo.
Alle 11 del 20 aprile 2004 il volo Alitalia AZ1357, in
servizio tra Roma Fiumicino e Trieste Ronchi dei Legionari, dopo
l'atterraggio, durante la fase di rullaggio verso il piazzale,
entra in collisione con un camion per la movimentazione terra,
autorizzato ad operare nei pressi del raccordo "foxtrot",
dov'erano in corso lavori. A causa dell'urto si spezza la parte
terminale dell'ala destra, causando una fuoriuscita di
carburante. A bordo, oltre ai 91 passeggeri ci sono 7 membri
dell'equipaggio. Tutti vengono evacuati, senza feriti gravi, ma
alcune persone riportano contusioni varie.
"A seguito dell'incidente aeromobile e camion sono rimasti
bloccati sul raccordo, luogo dell' incidente, per alcuni giorni,
per i dovuti rilievi, poi l'area venne bonificata per tornare a
essere nuovamente operativa. Una volta autorizzato lo
spostamento - spiegano da Trieste Airport - l'aereo fu trainato
nel piazzale, dove i tecnici supervisori della Boeing
effettuarono rilievi con apparecchiature speciali al fine di
verificare l'eventuale riparabilità del velivolo; pur possibile,
la riparazione non venne effettuata, a causa dell'elevato costo
dell'intervento, rivelatosi superiore al valore dell'aeromobile
stesso, quindi il vettore decise di non procedere con la
riparazione".
L'aeromobile, proseguono dallo scalo, "venne pertanto
smantellato da tecnici Alitalia per recuperare il maggior numero
di componenti, motori, avionica, generatori, timone, parabrezza
e altro, da riutilizzare come pezzi di ricambio su altri
aeromobili dello stesso tipo, particolarmente comune nella
flotta Alitalia di allora". A quel punto del "Venezia" restò, e
resta, solo lo "scheletro", tuttora presente. "Ciò che rimaneva
dell'aeromobile, sostanzialmente la struttura esterna, venne in
seguito trasferito in un'area periferica, ma protetta del sedime
aeroportuale di Ronchi dei Legionari e posteggiato in modo tale
da non interferire con le varie attività aeroportuali -
precisano ancora da Trieste Airport - luogo dove il relitto si
trova attualmente".
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