"Trovo assolutamente inaccettabile
che di fronte al parere fortemente contrario già espresso da
coloro che hanno contribuito alla realizzazione di aree protette
Natura 2000 (di cui il Bovedo fa parte) si proceda con
un'indagine di cui si informano gli organi di stampa, ma che non
viene inviata alle figure istituzionali e neppure alle
Associazioni ambientaliste. Sul sito della Regione il documento
appare in forma di bozza; mi preoccupa ancora di più che uno
degli esperti, che avrebbe contribuito alla realizzazione dello
studio, affermi che i risultati ottenuti non sembrano
rappresentare i dati da lui raccolti". Lo scrive in una nota
Alessandra Richetti (m5S), riferendosi allo studio diffuso dal
Comune sulla cabinovia.
"Non è la prima volta che questa Amministrazione investe
ingenti somme con un fine che sembra più quello di pubblicizzare
un'opera, che riteniamo inutile, dannosa e non sostenibile
economicamente, mentre rimangono i pareri contrari espressi dal
Ministero. Continuo e continuiamo a domandarci come sarà
possibile giustificare i 130.000 euro pagati per la
progettazione delle stazioni di partenza e di arrivo che mai
troveranno realizzazione, visto il parere contrario della
Soprintendenza", insiste l'esponente pentastellata. Che fa
riferimento anche al "parere tecnico all'università di Udine che
sembra un 'ma si, forse, se...'".
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