"Anche in provincia di Udine il
fenomeno dei maltrattamenti e delle violenze sulle donne è in
crescita esponenziale, con reati più o meno gravi che vanno
dallo stalking alla violenza sessuale e alle lesioni, e dunque
con questa iniziativa vogliamo cercare di dare una risposta
immediata alle vittime, al di là della repressione penale degli
autori di questi reati della quale siamo tenuti a occuparci". Lo
ha detto oggi a Udine il procuratore capo di Udine, Massimo Lia,
inaugurando nella sede della Procura il gruppo interforze Codice
rosso, istituito presso la stessa procura e costituito da 7 tra
investigatori della polizia e dei carabinieri.
Il gruppo, di cui sarà competenza esclusiva occuparsi dei
reati rientranti nel Codice rosso, cioè maltrattamenti in
famiglia, violenze sessuali, stalking, pedofilia, violenza di
genere e revenge porn, è sotto la responsabilità del sostituto
commissario della polizia Daniela Furioso, e afferisce al pool
di pubblici ministeri della Procura che si occupa di questa
fattispecie di reati, coordinato dal procuratore aggiunto
Claudia Danelon.
"Ci troviamo di fronte a diversi casi di questo genere ogni
settimana - ha riferito Danelon - ovviamente non tutti della
stessa gravità, ma tutti sintomatici di seri problemi dietro a
ciò che all'apparenza emerge, dunque tutti da prendere
singolarmente in carico con la massima attenzione".
All'inaugurazione del gruppo hanno preso parte oggi anche il
prefetto di Udine, Domenico Lione, il questore Alfredo
D'Agostino, i comandanti provinciali dei carabinieri, Orazio
Ianniello, e della Guardia di finanza, Enrico Spanò, oltre al
sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, e all'assessore
regionale alla Salute Riccardo Riccardi.
"E' un'iniziativa importante - ha sottolineato Lia - ma
servirebbe anche un coordinamento per fare rete tra i diversi
attori specializzati sul territorio. A volte per un intervento
d'urgenza, magari nella notte non si riesce a reperire per la
vittima una sistemazione idonea: occorre un organismo unico che
abbia il polso della situazione, anche a livello sovracomunale,
affinché gli operatori della polizia giudiziaria - ha concluso -
possano trovare nell'immediato un luogo dove ospitare le vittime
di queste violenze".
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