Oltre la metà (54%) delle imprese
del turismo open air nel Nordest ha fatto investimenti in
riqualificazione e sviluppo di nuova offerta per target
specifici. Cameggi e villaggi che si trovano prevalentemente
lungo la costa (57%) e al Lago di Garda (19%), e che con 22
milioni di presenze l'anno sono saldamente al secondo posto dopo
gli alberghi nell'offerta turistica. Il trend di cerscita del
settore è in atto nel 2019 e si è incrementato negli ultimi tre
anni.
È quanto emerge dai dati presentati oggi a Portogruaro
(Venezia) da Faita-Federcamping nel convegno "Il turismo
all'aria aperta nel Nordest, ruolo e valore economico del
settore e prospettive di sviluppo", al quale hanno preso parte,
tra gli altri, gli assessori regionali al Turismo del Veneto
Federico Caner e del Friuli Venezia Giulia Sergio Emidio Bini. I
risultati di una ricerca del Ciset, assieme ai dati di
HBenchmark e agli esiti dei progetti avviati da Faita con
eAmbiente e Ciset-Jampaa, disegnano un settore in continua
evoluzione.
Sul piano degli investimenti e della nuova offerta per gli
ospiti, il 57% dele strutture del Nordest offre almeno 8 servizi
aggiuntivi, e il 45% dà oltre la metà di questi in gestione a
terzi. Il 62% ha un sito e-commerce, il 76% vende attraverso
portali specializzati e 57% su altre piattaforme travel.
Le imprese all'aria aperta, ha spiegato il presidente di
Faita-Federcamping Alberto Granzotto, puntano su sostenibilità e
digital, e guardano sempre più all'ambiente, affidamdosi al
supporto dell'intelligenza artificiale per competere
L'85% delle strutture all'aria aperta del Nordest sorge in
Veneto, il 15% in Friuli Venezia Giulia. Il fatturato generato
dal turismo open air in Veneto ammonta a 1,3 miliardi di euro:
il 58% sono alimentati dalle spese extra alloggio (effettuate
dai turisti dentro e fuori la struttura) e il 42% dalle spese di
alloggio. In media, a ogni euro speso per l'alloggio
corrispondono 1,4 euro spesi nell'indotto, che vanno a beneficio
sia dell'impresa stessa che del territorio circostante.
In Friuli Venezia Giulia la stima del fatturato totale
dell'open air supera i 75 milioni di euro: il 56% è alimentato
dalle spese extra alloggio, il 44% dalle spese di alloggio. In
questo caso, l'impatto potenziale sul territorio è ancora
superiore: a ogni euro speso nell'alloggio corrispondono,
infatti, 1,9 euro spesi per altri beni e servizi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA