C'è ottimismo, anche se ancora
"cauto", tra le sigle sindacali all'indomani dell'annuncio del
proprietario della Msc, Gianluigi Aponte, rispetto al possibile
salvataggio dello stabilimento Wartsila di Bagnoli della
Rosandra (Trieste). In particolare i sindacati, che hanno
appreso la notizia dalla stampa, ora chiedono concretezza e
soprattutto una proposta industriale ben definita. C'è attesa
dunque per domani, data in cui è stato convocato al Mimit il
tavolo sull'accordo di programma a partire dalle 14.
L'annuncio di Msc "è una novità importante che può
rappresentare un punto di svolta - commenta Antonio Rodà
segretario territoriale della Uilm - si tratta di un player tra
i leader mondiali della logistica. Vogliamo capire però come si
sviluppa questo piano industriale e in che tempi, quali sono le
garanzie a tutela dei lavoratori". C'è "ottimismo" al momento,
aggiunge, e si "conferma che quell'area ha un alto valore
industriale", ma "vogliamo approfondire".
Di un ruolo di Msc per il futuro di Wartisla si era
cominciato a parlare da fine 2023. Al tavolo, con azienda,
categorie, istituzioni e sindacati, attualmente siede anche
Ansaldo Energia. "Bisognerà capire se i progetti di Ansaldo e
Msc possono viaggiare insieme - spiega Alessandro Gavagnin (Fim)
- Wartsila e Msc hanno avuto piu di qualche contatto in questo
periodo, mi auguro che domani l'azienda riferisca in merito".
"Sicuramente è un annuncio positivo - osserva Marco Relli
(Fiom) - dalla Regione Fvg al momento le bocche sono cucite.
Attendiamo l'incontro di domani per capire cosa succederà. Al
momento non sappiamo se parteciperà anche Msc. L'auspicio
comunque è che si guardi anche al recupero dell'indotto".
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