I carabinieri del Nucleo
ispettorato del lavoro di Trieste, con la collaborazione dei
militari del Comando provinciale e coordinati dalla locale
Procura, hanno accertato, da parte di un ente formativo, il
rilascio di attestati di formazione sulla sicurezza nei luoghi
di lavoro falsi o non conformi a quanto previsto dalla
normativa.
Le indagini, conseguenti a un controllo in un cantiere edile,
hanno consentito, una volta acquisiti elementi indiziari, il
deferimento all'autorità giudiziaria del titolare dell'ente
formatore e del datore di lavoro dell'operaio in possesso di
falsa attestazione.
Nel corso delle indagini, i militari dell'Arma hanno
ricostruito, attraverso decine di testimonianze, perquisizioni e
sequestri di centinaia di registri e attestati di formazione, la
non conformità di alcuni corsi e il rilascio di almeno 15
certificati formativi sulla sicurezza non legali.
In alcuni casi i corsi non venivano svolti dal lavoratore ma
veniva semplicemente inserita la presenza in registri in cui si
attestava falsamente il superamento del corso; in altre
occasioni invece le modalità dello svolgimento erano difformi
per durata o era assente un interprete per i lavoratori
stranieri.
Secondo quanto accertato, dunque, bastava versare al
professionista compiacente la cifra prevista dal tariffario
proposto e si otteneva in breve tempo un attestato
apparentemente conforme, che permetteva in caso di ispezione di
evitare sanzioni, mettendo in questo modo a repentaglio
l'incolumità dei lavoratori da infortuni.
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