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Calotte polari rese più instabili dal riscaldamento climatico

Calotte polari rese più instabili dal riscaldamento climatico

Studio pubblicato su Nature Reviews Earth Environment

TRIESTE, 09 febbraio 2024, 14:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Comprendere la variabilità delle calotte polari dell'Antartide e di quella Artica è fondamentale per definire le proiezioni future dell'innalzamento del livello del mare. Un gruppo di ricerca composto da 29 esperti internazionali, a cui partecipa anche l'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, ha illustrato lo stato delle conoscenze sulla variabilità delle calotte polari, concludendo che per prevedere l'innalzamento del livello del mare è necessaria una migliore comprensione della sensibilità delle calotte ai cambiamenti climatici passati e futuri.
    Lo studio, coordinato dall'Università di Lincoln nel Regno Unito, è stato pubblicato sulla rivista Nature Reviews Earth & Environment e ha esaminato gli archivi paleoclimatici, le osservazioni attuali e le simulazioni di modelli numerici.
    "Spesso si pensa che le calotte glaciali dell'Antartide e della Groenlandia rispondano relativamente lentamente ai cambiamenti climatici - spiega Edward Hanna dell'Università di Lincoln, coordinatore dello studio - tuttavia il nuovo studio illustra che parte di queste enormi calotte rispondono molto più rapidamente".
    Nello studio, spiega Laura De Santis, ricercatrice dell'Ogs, "abbiamo sottolineato la necessità di monitorare sia i cambiamenti a breve che a lungo termine". La pubblicazione, riferisce Florence Colleoni, ricercatrice dell'Ogs, "sottolinea che le fluttuazioni climatiche a breve termine potrebbero avere un effetto di amplificazione, il che significa che le calotte glaciali sono più sensibili ai cambiamenti climatici di quanto si pensasse". Tuttavia, "i modelli, i processi e gli impatti della variabilità della calotta glaciale su diverse scale temporali, da giorni fino a millenni, non sono ben compresi", prosegue Edward Hanna. "Non tenere conto di tale variabilità può portare a proiezioni errate della futura perdita di massa delle calotte glaciali su più secoli. Il momento di agire è adesso e il miglioramento delle proiezioni attraverso sforzi internazionali come questo ci aiuterà a spianare la strada a un futuro più sostenibile".
    La ricerca è stata sostenuta dal World Climate Research Programme's Climate and Cryosphere project, dall'International Arctic Science Committee e dallo Scientific Committee on Antarctic Research.
   

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