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Maignan: Udinese fa ricorso. Individuati altri 4 tifosi

Maignan: Udinese fa ricorso. Individuati altri 4 tifosi

C'è anche una donna. Daspo di cinque anni per tutti

TRIESTE, 25 gennaio 2024, 09:07

Redazione ANSA

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L'Udinese Calcio ha reso noto che, "dopo un'accurata analisi degli atti ricevuti in giornata", ha deciso di presentare reclamo alla Corte Sportiva d'Appello Nazionale FIGC contro la decisione del Giudice Sportivo della Lega Serie A di sanzionare il club con una gara interna da disputarsi a porte chiuse in seguito agli episodi verificatisi nel corso della partita contro il Milan. "Abbiamo riflettuto a lungo nella giornata di oggi sul presentare reclamo o meno - ha spiegato il Direttore Generale Franco Collavino - Dopo una lettura scrupolosa degli atti, però, abbiamo maturato la consapevolezza di dover procedere in tal senso per salvaguardare la reputazione del nostro club, storicamente multietnico, e l'impegno dimostrato nel perseguire i colpevoli e contro le discriminazioni. Al tempo stesso - ha proseguito il d.g. - vogliamo tutelare anche la nostra gente, tradizionalmente corretta, ingiustamente pregiudicata da un provvedimento che colpisce l'intera tifoseria a fronte di inqualificabili comportamenti di pochi". La società ha ribadito che "da anni, crede nel tifo sano" ricordando di aver "investito per primi nella sperimentazione di tecnologie per il riconoscimento facciale, testate al Bluenergy Stadium in occasione della finale degli Europei Under 21 2019, che aiuterebbero i veri tifosi a non essere lesi da condotte individuali illecite". L'Udinese Calcio ha inoltre confermato di aver bandito a vita dal Bluenergy Stadium anche le quattro persone individuate dalla Questura come responsabili degli insulti, oltre alla quinta persona di ieri. La Polizia di Udine ha infatti individuato altri 4 soggetti indiziati di avere proferito invettive a sfondo razzista, come ululati o le parole "negro" e "scimmia" nei confronti del portiere del Milan, Mike Maignan. Si tratta di due uomini e una donna di 45, 32 e 34 anni della provincia di Udine, e di un uomo di 42 di Udine, tutti deferiti in stato di libertà alla Procura che sta coordinando le attività di indagine. Il Questore Alfredo D'Agostino ha emesso nei loro confronti un Daspo di 5 anni, cioè la misura massima prevista trattandosi di soggetti non recidivi.
   

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