"Un'intimidazione inaudita che
getta discredito sull'azienda": è quanto affermano, in una nota
congiunta, il delegato regionale del Wwf, Maurizio Fermeglia, e
il presidente di Legambiente Fvg, Sandro Cargnelutti,
apprendendo "con stupore della richiesta del gruppo Danieli"
alla Regione Friuli Venezia Giulia "di consegnare i nomi dei
24mila sottoscrittori della petizione contro l'acciaieria
nell'area Aussa Corno" di San Giorgio di Nogaro (Udine) in zona
lagunare.
Per gli ambientalisti, "si tratterebbe di un'intimidazione
inaudita, al di là del merito: una richiesta che stupisce da
parte di un gruppo industriale che afferma di voler produrre
l'acciaio in modo sostenibile, che mette la sostenibilità tra i
suoi valori, che si promuove a livello internazionale come
promotore del cosiddetto acciaio verde. Il presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio di fine anno ha
sottolineato l'importanza della partecipazione. La raccolta di
firme su una petizione è una delle forme basilari di
partecipazione. L'atto compiuto dal gruppo Danieli pare voler
tendere a ledere il più elementare diritto e dovere dei
cittadini alla partecipazione: questo non gioverà al profilo
verde dell'azienda presso l'opinione pubblica e gli investitori
internazionali, oltre che gettare pesanti dubbi sulle sue reali
intenzioni".
"Come associazioni - conclude la nota - saremo ancor più
attenti e severi nel giudicare il merito, ma se si prescinde
dalle più elementari regole democratiche e si cerca di forzare
la giurisprudenza chiudendo gli spazi di partecipazione per i
cittadini, è ovvio che il confronto diventa molto difficile".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA