Ufficialmente aprirà nella
primavera 2024, ma stamane si è "concesso" per una preview in
omaggio al genetliaco di Italo Svevo: è LETS, il nuovo Museo
Letteratura Trieste ideato e promosso dal Comune di Trieste come
"luogo di incontro, progettazione e realizzazione delle attività
della città letteraria", uno spazio in cui conoscere meglio
molte voci letterarie iconiche del Novecento. Oltre agli spazi
che raccontano Svevo (dove confluirà l'allestimento del Museo
Sveviano), a Palazzo Biserini, in centro, ci sono tante aree
"nobili", come le sale dedicate a James Joyce e Umberto Saba.
Ma LETS sarà, in generale, la "casa" di tante anime culturali
e linguistiche riunite nel nome della letteratura. La "Libreria"
è suddivisa in 19 moduli tematici con 7 postazioni girevoli,
teche multifunzionali e postazioni interattive e con una
dotazione di 1.012 libri a disposizione del pubblico, attraverso
i quali si potranno conoscere Claudio Magris, Boris Pahor,
Mauro Covacich, Susanna Tamaro, Pier Antonio Quarantotti
Gambino, Fulvio Tomizza, Giorgio Pressburger, Paolo Rumiz, Pino
Roveredo, Anita Pittoni, Carolus Cergoly, Bobi Bazlen, Virgilio
Giotti, Pietro Spirito, Giorgio Voghera. In prossimità della
Libreria si accede al "Cinematografo delle Storie", spazio che
racconterà Trieste e la letteratura attraverso il cinema,
interpretando l'interesse che la città suscita in molti registi
che la scelgono come set, ma anche di libri che si sono
trasformati in film. Nell'area dedicata a Italo Svevo, c'è una
postazione "freudiana" con divanetto nero di prammatica. Il
percorso museale sarà caratterizzato dalle grandi metafore della
narrazione della modernità, una "edicola della Storia" conterrà
i dettagli utili al visitatore e la postazione "Le voci sulle
onde" consentirà di ascoltare gli audiolibri del progetto
LETSlisten, con interviste e programmi radiofonici, e molto
materiale sonoro.
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