Sono 6.200 le assunzioni programmate
dalle imprese per il mese di dicembre in Friuli Venezia Giulia,
sulle 85mila previste per l'intero Nord Est, e salgono a quasi
25.500 quelle previste in regione per l'intero trimestre
dicembre-febbraio. Sostanzialmente stabili le assunzioni nel
mese (50 in meno rispetto a dicembre 2022), in crescita del 2,5%
(+630) nel trimestre. Positive le aspettative per commercio
(+14,7% sul 2022) e turismo (+4,9%) in vista delle festività. E'
lo scenario che emerge dal Bollettino del Sistema informativo
Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con
Anpal.
I dati per il Fvg sono stati rielaborati dal Centro Studi
della Camera di Commercio di Pordenone Udine e resi noti oggi.
A tenere alta la domanda di lavoro in Fvg sono le imprese del
turismo e del commercio che programmano rispettivamente 1.080 e
860 entrate nel mese, con l'approssimarsi delle festività
natalizie. Permane elevata la difficoltà di reperimento che
riguarda il 53,7% del totale delle assunzioni, ossia oltre la
metà delle figure richieste (5% in più rispetto al dato medio
nazionale).
"Si confermano positive le attese per le feste in arrivo e ci
auguriamo che si avverino - commenta il presidente della Cciaa
Pn-Ud Giovanni Da Pozzo - una crescita dell' occupazione assieme
al freno dell'inflazione e a più contenuti costi energetici,
come ha avuto modo di sottolineare anche il presidente di
Confcommercio nazionale Sangalli, rafforzano la fiducia per i
consumi nel periodo festivo, contribuendo quindi anche il
consolidamento delle imprese e la loro richiesta di personale".
L'industria ricerca a dicembre circa 2mila lavoratori, mentre
i servizi più del doppio (4.240). A dicembre il mismatch tra
domanda e offerta di lavoro interessa circa 3.300 assunzioni
delle 6.200 programmate. Tra le professioni di più difficile
reperimento il Borsino Excelsior segnala gli operai
specializzati nelle costruzioni (di difficile reperimento
nell'84,5% dei casi), i fabbri ferrai (83,5%), i tecnici della
salute (83%), gli operai specializzati nelle rifiniture delle
costruzioni (82%) e il personale non qualificato in agricoltura
e manutenzione del verde (81,8%).
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