Era nato come un posto aperto al mondo, non a caso sul Carso triestino, al confine, a significare che la scienza è anche messaggera di pace, di unione tra i popoli. Da allora, la sorgente di luce di sincrotrone Elettra è diventato oggi un centro di ricerca riferimento internazionale. In questi giorni si celebrano i 30 anni di attività, divisa tra le infrastrutture di Elettra e Fermi. Le loro linee di luce e stazioni sperimentali in ossequio appunto al principio di pace e conoscenza, sono aperte all'utenza internazionale accademica e industriale: arrivano e utilizzano le apparecchiature per le rispettive ricerche. Le infrastrutture sono talmente sviluppate che nel campus di Basovizza di Area Science Park - dove ha sede il sincrotrone - si studiano varie discipline, dalle scienze della vita alle batterie. Filoni di ricerca di base e applicata le cui commercializzazioni si potranno vedere tra 10/15 anni. Le infrastrutture sono articolate in ben 28 linee di cui nove condivise con il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Un impianto dunque non "politico" i cui studi si avviano verso il limite teorico di coerenza della luce per indagare la materia. Nel 2025 il Sincrotrone - per l'esattezza Elettra Sincrotrone Trieste S.C.p.A. - sarà chiuso per un anno per ristrutturazione - è il terzo impianto in Europa ad avviare questo processo - per diventare ancora più potente. Praticamente si sta costruendo una macchina all'interno dell' attuale macchina. Una trasformazione finanziata con 170 milioni dal Governo, e ulteriori 30 circa dal Cnr. "Dalla fine degli anni sessanta la Trieste scientifica, con la sua comunità di ricercatori già nota internazionalmente, è diventata un luogo di sperimentazione di modelli di cooperazione e crescita - spiega Caterina Petrillo, presidente di Area Science Park, socio di maggioranza di Elettra sincrotrone Trieste - Venne realizzato un piano di investimenti pluriennale per attuare un’efficace intermediazione tra ricerca, innovazione e mondo imprenditoriale, che presto si dimostrò un volano per la riqualificazione del territorio e la crescita. La sorgente di luce Elettra Sincrotrone, prima, e il laser a Elettroni liberi Fermi, poi - prosegue Petrillo - sono una dimostrazione di questa volontà di continuare a investire in ricerca di altissimo livello per aumentare la conoscenza scientifica e l'innovazione". Con una notevole ricaduta non solo scientifica: "Tutto ciò si traduce anche in crescita economica per il territorio attraverso i meccanismi del trasferimento tecnologico". Per celebrare i 30 anni, sono stati organizzati numerosi eventi e iniziative che mirano a condividere la storia, le realizzazioni e il futuro di Elettra. Si comincia con la "Serata Concerto 1993-2023 | 30 anni di luce di Elettra Sincrotrone Trieste" lunedì 27 novembre al Teatro Lirico Giuseppe Verdi a Trieste. Una serata organizzata in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Tartini: concerto musicale, programma dedicato ai ricordi e brindisi di benvenuto, promette il prof. Alfonso Franciosi, Presidente e Amministratore Delegato di Elettra Sincrotrone Trieste.
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