Il contributo della scienza per la
pace, l'importanza della formazione e il ruolo del dottorato
come fattore di innovazione. Sono i principali temi affrontati
dal direttore della Sissa, Andrea Romanino, aprendo la cerimonia
di inaugurazione del 45/o anno accademico.
"Questo anno - ha indicato Romanino - non si apre certo in un
contesto generale sereno, con una guerra che acuisce le tensioni
internazionali", riferendosi in particolare al conflitto
israelo-palestinese. Si tratta di eventi che "seminano scie di
odio e che noi come scienza dovremmo contribuire a cercare di
sradicare. La scienza da sempre avvicina i popoli lontani
attraverso collaborazioni internazionali, parlando linguaggio
universale: deve dare il suo contributo per la pace".
Tra gli argomenti su cui si è soffermato Romanino, c'è la
formazione. Descrivendo scenari legati a data science e
Artificial Intelligence, discipline che da anni la Sissa
approfondisce, ha detto: "Abbiamo portato alla luce il
potenziale dei nuovi sviluppi in data science e AI con rischi e
le opportunità che comportano". Rischi come disinformazione,
visto che l'AI sa relazionarsi individualmente in maniera umana
e grandi opportunità per industria manifatturiera, smart
factory, sanità, nuovi farmaci, diagnostica, tanti altri ambiti.
Nello scenario internazionale che va delineandosi, ci saranno
"lavoratori ben posizionati e altri meno, quindi è importante la
formazione, avere strumenti che permettano di essere preparati e
competitivi". La Sissa da anni ha sviluppato la "modellizzazione
di sistemi complessi, di reti neurali per lo studio del
cervello, per la simulazione dei materiali". E' dal 2018 che
investe in progetti per comprendere l'apprendimento dell'AI.
Infine, il direttore ha segnalato il notevole sviluppo dei
dipartimenti di eccellenza, il numero di docenti italiani e
stranieri che hanno scelto di venire o rientrare in Italia - a
Trieste - il ruolo del Master di comunicazione nella scienza
"Franco Prattico", i 30 finanziamenti Erc, erogati dall'Europa,
i top scientists giunti alla Sissa.
Romanino ha infine ricordato la figura di Paolo Budinich,
fondatore della Sissa, indicando una nota foto che lo ritrae
sorridente come "il volto della scienza a Trieste",
sottolineando una "amministrazione caratterizzata da forte senso
di appartenenza: dobbiamo impegnarci per questo spirito".
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