Il Tribunale di Trieste, in
composizione monocratica, ha assolto dall'accusa di diffamazione
a mezzo stampa perché il fatto non costituisce reato l'inviata
de Le Iene Veronica Ruggeri e l'autore del programma Enrico
Didoni per un servizio trasmesso dal programma Mediaset il 10
marzo 2019. Il reportage riguardava la vicenda del signor
Roberto Facchin (assolto anche lui perché il fatto non sussiste
e difeso dall'avv. Alberto Tofful del Foro di Trieste)
sottopostosi a un intervento chirurgico a un piede che era
risultato per lui dannoso.
Facchin, che aveva avviato una causa di risarcimento danni
per errore medico, aveva raccontato al programma televisivo di
aver avuto sin da subito "il sospetto che il chirurgo che lo
aveva operato non si trovasse in condizioni fisiche tali da
poter esercitare la propria attività e si era pertanto
confrontato con terzi, secondo i quali il medico era affetto da
una malattia neurologica". Partendo dal racconto di questa
esperienza, Le Iene erano andati all'ambulatorio dove lavorava
il chirurgo, Antonio Pistan, chiedendogli ripetutamente se fosse
in grado di esercitare la professione. Il medico aveva
presentato perciò querela per il reato di diffamazione nei
confronti di tutti e tre Facchin, Ruggeri e Didoni.
Il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna delle Iene
mentre la difesa dell'inviata e dell'autore, rappresentata dagli
avvocati Stefano Toniolo e Federico Giusti dello Studio Martinez
& Novebaci di Milano, aveva sostenuto che la narrazione dei
fatti nel servizio televisivo rientrava nell'esercizio del
diritto di cronaca.
La sentenza, emessa dal giudice Alessio Tassan del Tribunale
di Trieste, è stata emessa il 27 ottobre scorso ma la notizia è
stata diffusa soltanto oggi.
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