"Per ora per Berardi parliamo di
sospetta lesione del tendine d'Achille, ma ho paura che sia più
di un sospetto". Per Davide Ballardini l'esordio sulla panchina
del Sassuolo è da incubo: e la sconfitta, nella sfida salvezza
con il Verona, alla fine passa in secondo piano. Perché a tenere
in ansia è l'infortunio, l'ennesimo, di Domenico Berardi, che
peraltro tornava titolare dopo una lunga assenza. "Berardi è un
giocatore di straordinaria importanza - dice il neo tecnico,
chiamato in corsa nella sempre più complicata missione di tenere
gli emiliani nella massima serie -, ma il Sassuolo può fare bene
anche senza di lui. Oggi la squadra è stato in controllo della
partita. Non ricordo tante azioni pericolose del Verona. Noi
abbiamo avuto situazioni importanti, ma non siamo stati
abbastanza cattivi sottoporta. Il Sassuolo - conclude - ha
qualità per giocarsela fino alla fine".
Marco Baroni parla del suo Verona mentre l'attenzione anche da
parte sua è per il giocatore avversario uscito in lacrime dal
campo del Bentegodi. "Sapevamo che sarebbe stata una partita
difficile, sofferta, con un dispendio di energie mentali
importanti, contro una squadra di qualità come il Sassuolo -
dice -. Difficoltà ce ne erano tante, ma era fondamentale
vincere. Sono contento per i ragazzi e per i tifosi. Ma non
abbiamo ancora fatto niente. La squadra è viva e ci crede. Ho
ricevuto risposte importanti, avanti quindi con compattezza".
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