Il fisico inventore Federico Faggin ha ricevuto il Sigillum Magnum dell'Università di Bologna. La cerimonia è stata anche l'occasione per consegnare il Premio Montale Fuori di Casa allo studioso che ha rivoluzionato l'informatica e intrapreso un percorso di indagine personale sulla natura della coscienza.
Il rettore Giovanni Molari, prima di procedere alla cerimonia, ha innanzitutto invitato ad osservare un minuto di silenzio per le vittime dell'alluvione. "Federico Faggin - ha detto il rettore Molari - è uno dei più importanti personaggi alla base dello sviluppo dei semiconduttori e dei microprocessori ad alte prestazioni su larga scala e a basso costo. Testimonia l'importanza delle cosiddette discipline Stem, ma la sua figura e la sua riflessione ci invitano a non disgiungere mai lo sviluppo scientifico-tecnologico dagli interrogativi di ordine etico e sociale che ogni innovazione ci pone e che dovrebbero orientare qualsiasi sviluppo futuro delle tecnologie che oggi consideriamo ovvie".
Il professor Enrico Sangiorgi, docente di Elettronica Unibo, ha poi spiegato il ruolo cruciale che la tecnologia di cui Faggin "è stato ed è Gran Maestro" gioca nella società di oggi.
La parola è, infine, passata a Faggin che, prima di ricevere il Sigillum Magnum, ha tenuto una lectio magistralis dal titolo "La Natura della Coscienza e del Libero Arbitrio", spiegando la teoria della coscienza e del libero arbitrio avanzata da lui stesso e dal fisico Giacomo Mauro D'Ariano.
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