Il cinema come terapia e come strumento di benessere in condizioni di disagio. Sono questi gli obiettivi di cinevasioni.edu, progetto finalizzato a portare il linguaggio e la cultura cinematografica all'interno di realtà complesse come le carceri e gli ospedali e all'interno delle scuole, aprendo questi luoghi a professionisti, formatori, studenti e studiosi del cinema.
L'iniziativa, ideata e diretta dal Centro per lo sviluppo creativo dell'associazione Corso Doc di Bologna, che sviluppa le attività e le produzioni audiovisive del Corso documentaristico-cinematografico del Liceo Laura Bassi, è stata selezionata da Mic e Mim all'interno del progetto finanziato dal 'Piano Nazionale Cinema per la Scuola-progetto di Rilevanza Territoriale' e mira a valorizzare il linguaggio cinematografico non solo come forma d'arte, ma anche come strumento per evadere dalla quotidianità.
"Il progetto coinvolge con obiettivi diversi tre ambienti molto significativi: il carcere, l'ospedale e la scuola - spiega Guido Caprioli, presidente associazione Corso Doc, capofila del progetto - in particolare, in carcere, il grande schermo può divenire una finestra verso la libertà; uno strumento di riabilitazione e di reinserimento sociale che permette di conoscere nuove culture e punti di vista, che fa riflettere sulla propria vita e fa imparare da esistenze immaginarie. In ospedale la cineterapia può migliorare la qualità della vita dei pazienti ospedalieri e avere un ruolo importante nei tempi di guarigione". "E a scuola, 'i mestieri del cinema' possono rappresentare un percorso formativo efficace per acquisire una visione laterale della realtà", aggiunge Roberto Guglielmi, referente del progetto.
Il progetto cinevasioni.edu, che aderisce al percorso 'conCittadini' dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna, prevede attività presso la Casa Circondariale 'Rocco d'Amato', l'Ospedale Maggiore di Bologna, il cinema Odeon di Bologna e il cinema Donfiorentini di Imola e in diverse scuole dell'Emilia-Romagna.
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