La "nazionalità di una banca conta
poco, conta di più quello che si fa per il territorio e le
persone". Lo afferma l'ad di Credit Agricole Italia Giampiero
Maioli al congresso Uilca a chi gli chiede se con il nuovo
governo ci potrà essere un atteggiamento non benevolo ai gruppi
stranieri come il Credit Agricole che ha, fra l'altro, il 9,2%
del Banco Bpm (e ha ribadito di non voler salire oltre il 10%)
Maioli ha sottolineato come "noi stiamo in Europa e l'Italia
è un paese europeo e per fortuna c'è il libero scambio di
capitali". "Così come le banche europee possono investire in
Italia, è auspicabile e legittimo che le banche italiane
investano in Europa":
L'ad ha rilevato che le banche del nostro paese sono ora
"risanate e con fondamentali buoni e potrebbero giocare il loro
ruolo in Europa e personalmente come cittaadino italiano ne
sarei orgoglioso" . Le "chiusure non hanno mai portato
miglioramenti qualitativi". Maioli ha ricordato che in Italia
abbiamo un campione come "Nexi che sta investendo largamente in
Europa e non ho visto sollevarsi proteste": I "campioni europei
fano bene a tutti, Italia e Francia comprese".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA