Città di
Castello ospiterà dal primo al 5 novembre il salone nazionale
del tartufo bianco pregiato. Un territorio, quello tifernate,
dove nasce una trifola su tre in Italia (l'ultima in ordine di
tempo un esemplare da oltre mezzo chilo) dove mille cavatori,
uomini e donne di tutte le età con oltre 3mila cani al seguito,
sono il simbolo di un'attività dichiarata patrimonio culturale
immateriale dell'umanità dall'Unesco.
Per cinque giorni il centro storico a Città di Castello
piazze e giardini incorniciati dalle dimore custodi delle opere
dei maestri del Rinascimento e della contemporaneità, Raffaello
Sanzio, Luca Signorelli e Alberto Burri, saranno i punti cardine
del salone. I visitatori - spiega il Comune in una nota -
avranno l'opportunità di incontrare grandi chef, esperti di
enogastronomia, aspiranti cuochi provenienti dal mondo della
scuola, che saranno protagonisti di show cooking, laboratori e
conversazioni. Nei ristoranti si potranno degustare piatti al
tartufo con menù speciali, lo street food popolerà vicoli e
piazze insieme a una vasta scelta di prodotti agroalimentari a
chilometri zero.
"Nessun luogo come Città di Castello parla del tartufo e qui,
dove la trifola, l'oro bianco, è un'eccellenza e non una rarità
come altrove, perché è abbondante, la nostra ambizione è di
raccontare ed esaltare il suo legame con la terra, il valore
aggiunto inimitabile di una storia, di una tradizione, di
esperienze che lo rendono unico e desiderato in tutto il mondo",
hanno spiegato il sindaco Luca Secondi e l'assessore al
Commercio e al Turismo Letizia Guerri. "Ecco il perché - hanno
aggiunto - di un nuovo nome, di un nuovo logo per una
manifestazione che abbiamo pensato e abbiamo organizzato con chi
vive e conosce il tartufo da vicino, con tutti gli attori di una
filiera che nel nostro territorio mette insieme cavatori,
aziende, ristoratori, associazioni di categoria".
Collegato in streaming con il pazzo comunale tifernate, il
vicepresidente della Regione con delega alle politiche agricole
e agroalimentari Roberto Morroni, ha sottolineato l'importanza
di storiche manifestazioni come quella di Città di Castello.
"Che promuovono - ha detto - un prodotto unico e prelibato del
territorio e l'immagine di una intera filiera: un plauso agli
organizzatori, al comuni, ai cavatori ai loro cani che saranno i
protagonisti di un nuovo format e programma di grande livello
qualitativo".
Da quest'anno l'evento lanciato da una giovanissima Monica
Bellucci alla fine degli anni '80 cambierà passo con lo sguardo
rivolto in avanti, a un nuovo modo di conoscere il tartufo
bianco, come esperienza che inizia nei boschi, gomito a gomito
con i cavatori, sulle tracce della passione e della tradizione
popolare, prosegue al fianco degli chef in un viaggio sensoriale
tra gusto e profumo, approda alla tavola come "apoteosi -
sottolineano gli organizzatori - di un percorso gastronomico da
cui si ricava la consapevolezza dei mille significati racchiusi
dalla trifola".
Tutti i giorni alle 12 le note tipiche del tartufo bianco
accompagneranno buongustai e curiosi in una inedita esperienza
sensoriale nell'area "Taste Experience" del loggiato Gildoni.
Qui prenderanno forma show cooking spettacolari e coinvolgenti
che alle 17 vedranno sfilare cuochi e chef di fama. A raccontare
storie di tradizione e innovazione, ispirazioni e segreti, nel
segno della biodiversità dell'Umbria, saranno Giorgione, e i
maestri Enrico Pistoletti, Paolo Trippini, Nicoletta
Franceschini e Carlotta Delicato. In piazza Matteotti aprirà il
padiglione "Bianco pregiato", il regno dell'incontro della
trifola con il vino, degli espositori della manifestazione e
degli esperti sommelier di Ais Umbria, per l'appuntamento
quotidiano delle 19 con l'aperitivo "Bianco pregiato". Tanto
gusto, ma anche cultura, con le anteprime in Umbria offerte da
Roberta Schira, giornalista, scrittrice, gourmet e critica
gastronomica, con il libro "I Fiori hanno sempre ragione" e dal
giornalista Aldo Cazzullo, vice direttore del Corriere della
Sera, con l'ultimo libro "Quando eravamo i padroni del mondo".
Informazione e gusto si incroceranno negli appuntamenti
quotidiani (ore 18) con l'Edicola "Talking Truffle", interviste
con operatori del settore e giornalisti del food.
Nel secondo memorial Alessandro Ghigi, nella gara dei cani
da ricerca e della cavatura del tartufo che si terrà domenica 5
novembre nel ring presso i Giardini del Cassero (ore 7.30), i
cavatori dell'associazione tartufai Alto Tevere offriranno una
dimostrazione della passione e dell'amore con cui vivono il
bosco. Il viaggio nella cucina andrà anche oltre il tartufo
grazie alle pro loco e alle società rionali che in piazza Fanti
e in piazza Matteotti, nell'area "Tiferno Good Food", offriranno
una versione tifernate del cibo da strada, con ricette tipiche
del territorio, fritture e dolci.
L'area delle "Specialità Food dell'Italia" in piazza
Gabriotti allargherà i confini del gusto alle tipicità delle
regioni italiane, mentre prodotti locali e tartufo si
ritroveranno insieme nel ristorante temporaneo "INN Bianco
Pregiato", che la società rionale Madonna del Latte aprirà in
piazza Fanti.
"Bianco pregiato lab" sarà il nome del laboratorio di pasta
fresca per adulti e bambini che gli studenti dell'iis Patrizi
Baldelli Cavallotti allestiranno presso l'ex Agorà. Nella
giornata conclusiva della manifestazione, domenica 5 novembre,
ai bambini sarà dedicato il "Meet & Greet con i 44 Gatti", un
pranzo speciale per le famiglie con i Buffycats in programma
presso la Sala polivalente della Madonna del Latte (ore 12.30).
Per tutte le informazioni sul Salone del Tartufo Bianco
Pregiato è possibile consultare il sito web della manifestazione
(https://biancopregiato.it/), i portali istituzionali del Comune
di Città di Castello (https://www.comune.cittadicastello.pg.it/)
e di Città di Castello Turismo
(https://www.cittadicastelloturismo.it/), insieme ai canali
social collegati all'evento, ufficio turismo, telefono 075-
8529254.
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