Botero, Much che dopo Milano sbarca
nella capitale, e l' Antico Egitto. Sarà ricco di grande arte il
2025 che Arthemisia si appresta a proporre a Palazzo Bonaparte
nell' anno del Giubileo durante il quale festeggerà anche i suoi
25 anni di attività nella produzione di mostre ed eventi. Si
comincia il prossimo settembre con la retrospettiva dedicata a
Fernando Botero. ''E' il primo grande omaggio dopo la sua morte,
nel settembre scorso - spiega all' ANSA Iole Siena, presidente
e amministratrice delegata - ci saranno opere classiche ma anche
quelle che temeva nel suo studio e che nessuno ha mai visto e
alle quali teneva moltissimo''. Dipinti, acquarelli e sculture e
alcuni inediti del grande artista colombiano saranno esposti
nella esposizione più completa mai realizzata a Roma. Opere di
medie e ampie dimensioni che rappresentano la sontuosa rotondità
del suo universo femminile, restituito con effetti
tridimensionali e colori spesso sgargianti, tutt'altro che
sinonimo di sensualità o di estetica naïf, primitiva, Una sala
sarà dedicata alla sperimentazione tecnica più recente del
maestro che, dal 2019, dipinse con acquerelli su tela.
Da febbraio a giugno sarà la volta della monografica dedicata
a Edvard Munch, con cento opere provenienti dal Munch Museum di
Oslo. La grande retrospettiva - promossa con il patrocinio della
Reale Ambasciata di Norvegia a Roma e prodotta con Palazzo
Reale, arriva a Roma appunto dal capoluogo lombardo a quaranta
anni dall' ultima mostra sull' artista. Edvard Munch (1863
-1944), precursore dell'Espressionismo e tra i più grandi
esponenti simbolisti dell'Ottocento, è l'interprete per
antonomasia delle inquietudini più profonde dell'animo umano.
In autunno, da ottobre, a tenere banco sarà l' Antico Egitto e
la sua civiltà millenaria, con la mostra prodotta e organizzata
in collaborazione con il Museo Egizio di Torino, il più
importante al mondo dopo quello del Cairo. Dalla scoperta negli
anni Venti del Novecento della tomba di Tutankhamon a Luxor,
nella valle dei Re, ad opera dell' archeologo inglese Howard
Carter, è scoppiata in tutto il mondo una vera passione per la
storia di questo popolo affascinante raccontato, in questa
mostra unica in Italia, attraverso papiri, manufatti votivi,
corredi funerari trovati in alcune delle tombe più importanti,
sarcofaghi di grandi dimensioni, oggetti di culto e della
quotidianità e sculture imponenti delle divinità venerate e dei
re delle varie dinastie
''Sarà una stagione sfavillante - sottolinea Siena - Il
nostro primo giubileo sarà l' occasione per riflettere sul
lavoro enorme svolto in questi anni, quasi 1500 mostre in Italia
e all' estero, con milioni e milioni di visitatori. Abbiamo
toccato tutti i temi e fatto davvero tanto per la cultura e per
l' arte. Quella di Arthemisia è una grande storia, più di quanto
non si percepisca. Siamo orgoliosi di esportare questa qualità
del made in Italy'' .
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