La Casa Fernando Pessoa, spazio
museale creato nel palazzo dove il poeta portoghese visse
l'ultima parte della sua vita a Lisbona, inaugura sabato 2 marzo
una nuova esposizione a cura di due ricercatrici portoghesi e
un'italiana, Mariana Pinto dos Santos, Teresa Monteiro e Giorgia
Casara. Tema della mostra è il rapporto tra lo stesso Fernando
Pessoa e il suo amico pittore e scrittore José de Almada
Negreiros, autore di quello che è probabilmente il ritratto più
famoso di Pessoa, seduto al tavolo di un ristorante e con una
copia, accanto a sé, della rivista letteraria Orpheu.
La mostra, che ha per titolo "Almada e Pessoa: conversazione
tra biblioteche", esplora il rapporto fra i due attraverso i
libri presi dagli scaffali delle loro biblioteche personali
(quella di Pessoa è da anni digitalizzata e interamente
consultabile qui:
https://bibliotecaparticular.casafernandopessoa.pt/index/index.h
tm). Fra i pezzi esposti per l'occasione figurano alcune
autentiche rarità per bibliofili, come la prima edizione di
Messaggio, del 1934, raccolta poetica di Pessoa con dedica ad
Almada Negreiros, mentre non mancano copie autografate frutto di
scambi con molti altri scrittori coevi, fra i quali compare
anche il brasiliano Vinicius de Moraes, presente nella
biblioteca del pittore.
L'esposizione, che può essere visitata fino all'8 settembre,
rivela, nelle parole delle curatrici, "la rete di complicità
personali e artistiche" che legò due grandi nomi di uno dei più
fertili periodi della storia culturale portoghese.
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