E' il mare l'elemento costante nella
vita di Lina Passalacqua, una delle principali artiste legate al
movimento futurista, ed è anche il soggetto centrale del ciclo
pittorico 'Io…e il mare', che la Galleria Plus Arte Puls di Roma
ospita dall'1 al 16 marzo. La mostra itinerante, a cura di Ida
Mitrano e Rita Pedonesi, riunisce 23 opere e una selezione
inedita di medaglioni dipinti, che richiamano particolari delle
stesse opere. Il ciclo di tele è stato realizzato dal 2020 al
2022, durante il tempo sospeso della pandemia, ed è
rappresentativo del linguaggio artistico di Lina Passalacqua,
caratterizzato dalla velocità del processo creativo in dialogo
con l'elemento autobiografico e i segni del tempo.
"Lina Passalacqua guarda il mondo con la consapevolezza
dell'oggi - commenta la curatrice Ida Mitrano - non con la lente
del passato. È in tal senso che il dinamismo della sua pittura
dialoga con il futurismo. La sua arte - prosegue la curatrice -
acquisisce potenza nell'individuare i caratteri distintivi del
nostro tempo, di cui l'artista coglie in particolare il 'flash',
intuendone già nel 1989 la problematicità e le conseguenze
sull'individuo in quanto perdita d'identità e di memoria
storica". In un presente e in un futuro sempre più gestiti e
dominati dall'intelligenza artificiale e dai suoi algoritmi,
l'artista avverte l'invasività del flash e lo smarrimento umano;
la sua pittura è testimonianza e denuncia dell'attuale stato
delle cose, dove il mare è un punto fermo nella sua vita. È il
suo legame con il passato, con Genova, ma anche con il presente,
la sua casa a Nettuno, dove crea. Il ciclo 'Io… e il mare
rivela', ancora una volta, quel filo rosso che lega vita e arte,
dove ogni opera è un racconto per frammenti, una visione
misteriosa, onirica della realtà. Mare come esperienza vissuta,
ma anche come dimensione del profondo, dinamica e poetica.
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