Le conseguenze dell'alluvione
minano la campagna vitivinicola 2023 con danni tra i filari per
la diffusione della peronospora, un fungo capace di
compromettere la capacità produttiva presente e futura delle
vigne. In tutto il Molise nessun vitigno è rimasto indenne: dal
Montepulciano ala Tintilia, dal Trebbiano bianco passando per
Pinot, Chardonay e Falanghina. Circa 2000 ettari, sono stati
colpiti da questo fungo. Attraverso i suoi tecnici Coldiretti
Molise ha stimato un calo di produzione del 70% ma non mancano
aziende che hanno raggiunto punte del 100%. "Per molti giorni
con le piogge incessanti le aziende non sono potute neanche
entrare in campo per effettuare i trattamenti - fanno notare da
Coldiretti Molise - Le problematiche maggiori però riguardano le
aziende biologiche". Uno dei comparti produttivi più importanti
della regione. La produzione di vino lo scorso anno ha sfiorato
500mila ettolitri con quasi il 30% dei grappoli destinato alle
produzioni di qualità. Doc e Igt che valgono circa 3 milioni di
euro.
"Nei prossimi giorni - evidenzia ancora Coldiretti - i
viticoltori saranno in grado di verificare le reali conseguenze
della malattia e quindi chiediamo alla Regione Molise di
monitorare attentamente l'evolversi di una situazione che
rischia di mettere ulteriormente in ginocchio un settore già
provato dai rincari delle materie prime e sotto la costante
minaccia dei cambiamenti climatici globali".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA